11 Novembre
politiche

Zucchero UE, la fine delle quote apre scenari incerti

Il mercato europeo dello zucchero è regolamentato, dagli anni Sessanta, attraverso le quote di produzione. Tale meccanismo verrà definitivamente abbandonato il 1° ottobre 2017, come ultima tappa di una lunga fase di transizione, che a partire dal 2006 ha visto una forte razionalizzazione del settore.

Con il venir meno delle restrizioni della produzione, si può intuitivamente supporre una caduta dei prezzi all’interno dell’Unione, in conseguenza dell’aumento dell’offerta. Ma questo, come osservano gli analisti di Rabobank (società olandese di servizi finanziari), non è l’unico scenario possibile. Occorre infatti considerare che i produttori europei potranno scegliere se vendere lo zucchero all’interno dell’Europa o sul mercato mondiale.

A partire dal 2013, il prezzo dello zucchero prodotto nell’Unione europea si è ridotto di oltre il 40%, allineandosi a quello del mercato mondiale. Recentemente è persino sceso al di sotto di quest’ultimo. La ragione principale di tale diminuzione risiede nella forte concorrenza tra produttori, condizione che con la fine delle quote diventerà la norma. In tale contesto, un prezzo dello zucchero europeo meno elevato rispetto a quello mondiale ne favorirebbe le esportazioni verso quel mercato. Ma, conseguentemente, ciò porterebbe a una riduzione nell’offerta e a un aumento del prezzo del prodotto in Europa. Secondo gli analisti, a mettere in conto la possibilità che una tale previsione si verifichi dovrebbero essere soprattutto i principali acquirenti di zucchero (industrie del food & beverage) che dovrebbero iniziare a prendere misure preventive contro questo rischio.

 

(Ⓒ Osservatorio AGR)

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