24 Maggio
politiche

Zucchero: la Cina aumenta i dazi doganali sulle importazioni

La Cina ha deciso di aumentare dall’attuale 50 al 95% i dazi doganali sulle importazioni di zucchero al di fuori del contingente tariffario di 1,945 milioni di tonnellate, concordato con l’adesione all’Organizzazione mondiale per il commercio.

 

Il provvedimento, immediatamente efficace, è stato comunicato lo scorso 22 maggio dal Ministero del commercio, precisando che per il prossimo anno i dazi scenderanno al 90%, mentre tra due anni saranno fissati all’85%.

 

Nelle intenzioni di Pechino, la misura dovrebbe favorire la riduzione dei danni causati dalle importazioni di zucchero all’industria locale, nonché facilitare la creazione di un ambiente di concorrenza più paritario.

 

Primo consumatore di zucchero al mondo, la Cina ogni anno ne importa legalmente tre milioni di tonnellate, alle quali si stima si aggiungano almeno altri due milioni, che entrano nel Paese grazie al contrabbando. Le autorità governative sono ora decise ad agire su due fronti: da un lato disincentivare fortemente le importazioni legali di zucchero, dall’altro combattere le forniture illegali rafforzando i controlli.

 

Le politiche messe in atto dal Paese della Grande Muraglia rappresentano una grande incognita sul mercato globale dello zucchero, come evidenziato dal Dipartimento statunitense dell’agricoltura (USDA) in un rapporto di recente pubblicazione. Nella passata stagione, le importazioni cinesi di contrabbando hanno contribuito a far salire del 67% il prezzo della commodity. Negli ultimi mesi, invece, la vendita di scorte e il contrasto del contrabbando da parte del colosso asiatico hanno innescato una tendenza ribassista. Alcuni analisti ritengono tuttavia che i dazi, seppure alti, non scoraggeranno le importazioni cinesi di zucchero nella misura desiderata.

 

(© Osservatorio AGR)

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