Evitare lo scoppio di una guerra commerciale prima ancora che inizino i negoziati per la revisione del Nafta (North American Free Trade Agreement), il trattato di libero scambio tra USA, Messico e Canada. È con questa finalità che gli USA hanno siglato con il Messico un accordo di principio che regolamenti le importazioni statunitensi di zucchero dal Paese centroamericano.

Tra i punti dell’intesa preliminare figura la fissazione del prezzo minimo di vendita, che passa da 22,5 a 23 centesimi di dollaro per libbra nel caso di zucchero non lavorato e da 26 a 28 centesimi nel caso di quello raffinato. Le cifre escludono il costo del trasporto e del confezionamento e, come sottolineato in una nota del Dipartimento americano del commercio, rispondono all’esigenza di evitare la pratica del dumping.

L’accordo, inoltre, riduce dal 50 al 30% delle esportazioni totali la quantità di zucchero raffinato che il Messico può inviare agli USA e, al contempo, aumenta la quantità di prodotto grezzo portandola al 70%. Una misura che, secondo le autorità americane, garantisce un aumento significativo dello zucchero grezzo a disposizione delle società di raffinazione statunitensi, evitando a queste ultime di vedersi danneggiate dalle importazioni dello zucchero messicano, che beneficia di sussidi governativi.

Un altro punto prevede che il Messico faccia in modo che le sue aziende di riferimento rispettino l’intesa, pena misure punitive che includono una riduzione della quantità di zucchero importabile in USA pari a due volte l’ammontare trovato in violazione dell’accordo.

Al Messico, poi, viene conferito il diritto di rifiutare per primo la fornitura del 100% di ogni fabbisogno addizionale di prodotto identificato dal Dipartimento americano dell’Agricoltura dopo il primo aprile di ogni anno.

Infine, per lo zucchero non raffinato viene stabilita l’obbligatorietà della spedizione via mare.

(© Osservatorio AGR)