Zootecnia: accordo strategico tra IZSTO e Assalzoo su formazione e ricerca nella mangimistica
Progettazione e realizzazione di attività di formazione continua per gli operatori del settore mangimistico; promozione di attività di ricerca e sviluppo tecnologico nel comparto produttivo dei mangimi; studio di strategie comuni per il miglioramento dei processi produttivi e distributivi. Sono questi gli elementi su cui si fonda l’accordo strategico che lo scorso 9 maggio, a Roma, hanno sottoscritto l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSTO) e l’Assalzoo, l’Associazione nazionale dei produttori di alimenti zootecnici.
Di durata triennale, l’accordo ha l’obiettivo di diventare un modello di collaborazione tra il pubblico e il privato, un modello virtuoso di condivisione che sappia valorizzare la dimensione normativa dell’ambito pubblico con il know-how industriale del settore privato. Prevista l’istituzione di un comitato, composto da membri delle due istituzioni, che guidi le attività comuni.
Soddisfazione per la sottoscrizione dell’accordo è stata espressa dalla direttrice dell’IZSTO, Maria Caramelli, che ha sottolineato come l’Istituto metta a disposizione le sue professionalità sanitarie con la consapevolezza che la sicurezza alimentare sia frutto di un percorso integrato che parte proprio da alimenti zootecnici sicuri e di elevata qualità.
«Da anni Assalzoo si impegna in un percorso di coesione della filiera zootecnica che sappia valorizzare gli elementi di eccellenza di tutti gli attori in gioco», ha dichiarato il presidente dell’associazione, Alberto Allodi. «L’occasione di oggi rientra in questa scelta per noi strategica. La mangimistica, in particolare, è un settore che spesso non arriva sotto i riflettori dei mass media, ma rappresenta il tassello fondamentale di una complessa, ed essenziale, filiera alimentare. Il cammino che iniziamo con l’IZSTO ha come obiettivo quello di elevare ancor più gli standard qualitativi del nostro settore a livello di conoscenze scientifiche, di formazione professionale e di sicurezza alimentare».
(© Osservatorio AGR)