23 Marzo
politiche

Xylella: la Puglia istituisce l’Arxia, agenzia per la gestione della batteriosi

Per la gestione operativa della Xylella, la batteriosi che causa l’essiccamento degli ulivi, il Consiglio regionale della Puglia ha deciso di istituire l’Arxia, l’Agenzia regionale per l’innovazione in agricoltura. Secondo il disegno di legge approvato lo scorso 21 marzo, la Giunta pugliese dovrà provvedere all’istituzione dell’Arxia nel termine di 40 giorni, inquadrandola come ente strumentale della Regione, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia amministrativa, organizzativa, contabile e patrimoniale.

 

Tra gli altri aspetti essenziali previsti dalla legge, c’è il diritto al reimpianto, con il Servizio fitosanitario che potrà autorizzare la sostituzione delle piante infette con cultivar per le quali è scientificamente dimostrata la resistenza alla Xylella. Nella legge è data la definizione della zona delimitata, che è costituita da una zona infetta e una zona cuscinetto, intesa quest’ultima come una superficie di dieci chilometri intorno alla zona infetta.

 

La legge prevede che proprietari e conduttori delle aree in questione possano beneficiare di contributi integrativi a fronte dei costi sostenuti per l’attuazione delle misure fitosanitarie, e che abbiano diritto ad accedere al Fondo di solidarietà nazionale per la compensazione del mancato reddito, quando i danni risultino superiori al 30% della produzione lorda vendibile.

 

Viene inoltre stabilito che i soggetti non ottemperanti alle prescrizioni non possono usufruire di benefici da parte della Regione né partecipare a gare o bandi per l’assegnazione dei fondi comunitari. La Regione – è stato deciso – sosterrà la ricerca scientifica, promuovendo l’istituzione nell’area infetta di un laboratorio diffuso a cielo aperto, che possa consentire la più ampia sperimentazione da parte delle istituzioni scientifiche e il coinvolgimento delle aziende agricole.

 

La legge infine prevede, oltre al piano di monitoraggio e alle misure di contenimento, anche divieti e specifiche deroghe allo spostamento di piante nelle tre zone individuate.

 

(© Osservatorio AGR)

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