Xylella: la Commissione europea apre al reimpianto di ulivi nell’area infetta
Da Bruxelles arrivano finalmente segnali positivi per gli agricoltori pugliesi alle prese con la xylella fastidiosa, il batterio responsabile della morte per essiccamento delle piante di ulivo. La Commissione europea, infatti, si è mostrata aperta alla possibilità di reimpianto di nuovi uliveti nei territori in cui la fitopatologia risulta endemica. Lo ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, dopo un incontro con il Commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis.
«Abbiamo chiesto al Commissario Andriukaitis di rimuovere il divieto di impianto di nuovi uliveti nell’area della provincia di Lecce per tutta la zona dichiarata infetta. Il Commissario ha condiviso l’idea di lavorare tecnicamente su questa proposta e ha aperto alla possibilità anche di aumentare le sperimentazioni in campo con team di scienziati che lavorino direttamente in Salento». Si tratta «di un segnale importante anche per la possibilità di testare in maniera più diffusa la tenuta di alcune varietà come il Leccino rispetto all’attacco del batterio», ha proseguito Martina, ricordando come ci siano stati «passi in avanti nel monitoraggio da parte della Regione Puglia, riconosciuti anche dagli audit della Commissione europea».
L’atteso segnale di apertura da parte dell’esecutivo UE potrebbe comportare a breve l’abrogazione dell’articolo 5 della Decisione di esecuzione n.789 del 2015, norma che vieta ai coltivatori salentini, vale a dire delle province di Lecce e parte di Taranto e Brindisi, di impiantare, anche solo a fini sperimentali, nuovi uliveti nelle aree già colpite da xylella.
(© Osservatorio AGR)