10 Novembre
imprese & mercati

Vino, l’Italia perde il primato nelle esportazioni verso gli Usa: superata dalla Francia

Dopo otto anni ininterrotti di primato, l’Italia perde la leadership nelle esportazioni di vino verso gli Usa a vantaggio della Francia. Lo annuncia l’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies, società di consulenza fiorentina, che assieme a Nomisma-Wine Monitor ha elaborato gli ultimi dati sulle importazioni enoiche statunitensi (fonte Dogane), aggiornati al terzo trimestre di quest’anno.

 

Il sorpasso in valore (1,220 contro 1,210 miliardi di euro), in quello che rappresenta il primo mercato al mondo, è l’effetto di una clamorosa rimonta del vino transalpino, che in soli nove mesi ha recuperato, su quello italiano, circa 160 milioni di euro. In questo arco temporale, Parigi ha messo ha segno un +18,8%, sullo stesso periodo del 2016: oltre sei volte l’incremento dell’Italia (3%), che perde nettamente anche il confronto con la crescita complessiva delle importazioni statunitensi di vino (+8%).

 

Diverso il discorso sui volumi importati, con il Belpaese a quota 2,4 milioni di ettolitri, (+3,7%), il doppio della Francia (1,2 milioni di ettolitri, +21,1%). Un dato che riflette la differenza di prezzo medio, pari a 4,9 euro al litro per i vini italiani a fronte dei 9,7 per i prodotti enoici d’oltralpe.

 

Amaro il commento dell’amministratore delegato di Business Strategies, Silvana Ballotta: «L’Italia perde il primato più ambito e lo perde male, se pensiamo che oggi la Francia è market leader nei primi tre mercati di importazione al mondo, Usa, Gran Bretagna e Cina». «Ma fa ancora più male», ha proseguito l’esperta di Made in Italy, «registrare come, in un anno di grande crescita della domanda di vino nel mondo, gli Stati Uniti siano diventati la cartina tornasole della nostra ridotta competitività sui mercati globali, frutto di azioni di marketing e promozione deboli e mai sinergiche».

 

Dietro il modesto incremento dell’export vinicolo italiano verso gli Usa, si nasconde la riduzione della quota di mercato, passata dal 32,7 al 31,1%. A frenare sono, in particolare, i vini fermi imbottigliati, tipologia nella quale l’Italia conserva il primato (con un valore di 962 milioni di euro) ma cresce appena dell’1,6% contro il +21,4% di Parigi. Risultati migliori per gli spumanti Made in Italy, che mettono a segno un progresso dell’8,7%, inferiore comunque alla performance della Francia (+14%) che, con 432 milioni di euro, si conferma assoluto leader in valore del comparto.

 

(© Osservatorio AGR)

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