Vino biologico Made in Italy, boom delle esportazioni: +40% nel 2016
Continua la crescita a ritmi molto sostenuti del comparto del vino biologico Made in Italy, le cui vendite nel 2016 hanno raggiunto complessivamente i 275 milioni di euro, registrando un +34% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dalla ricerca Wine Monitor Nomisma, realizzata in occasione del Vino Bio Day per Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Il mercato interno (considerando tutti i canali, come la Gdo, i canali specializzati in prodotti biologici, le enoteche, la ristorazione/wine bar e la vendita diretta) vale il 30% del totale (83 milioni di euro, +22% rispetto al 2015). La fetta più consistente del giro d’affari complessivo è realizzata sui mercati internazionali: 192 milioni di euro, con un’impennata del 40% rispetto al 2015, a fronte di un +4% dell’export di vino totale.
Il vino biologico pesa per il 3,4% sul totale delle esportazioni di vino dall’Italia, ma il trend è in continua crescita (1,9% nel 2014 e 2,6% nel 2015), grazie anche a una forte propensione all’export delle aziende bio (il 79% vende all’estero), per le quali le spedizioni oltreconfine costituiscono il 70% del fatturato complessivo. Per quanto riguarda i più importanti mercati di sbocco, l’Unione europea rappresenta la principale destinazione (66% a valore), con in testa la Germania (33%), seguita dagli Stati Uniti (12%).
Circa le previsioni relative ai prossimi anni, la maggior parte delle imprese intervistate si mostra ottimista: una su quattro prevede un forte aumento (di oltre il +10%) del proprio fatturato sui mercati esteri nel prossimo triennio; un ulteriore 54% si aspetta comunque una crescita, seppure compresa tra il 2 e il 10%. Più dei due terzi delle aziende scommette sull’incremento dell’export mentre le altre non prevedono per il futuro variazioni sostanziali del proprio giro d’affari, ma neanche attendono una diminuzione delle vendite.
(© Osservatorio AGR)