8 Marzo
politiche

Via libera del Consiglio all’accordo UE-Cile sul commercio dei prodotti biologici

Il Consiglio UE ha dato il via libera all’accordo tra Unione europea e Cile sul commercio di prodotti biologici. L’accordo in questione prevede il reciproco riconoscimento dell’equivalenza delle rispettive norme sulla produzione biologica e dei sistemi di controllo per alcuni prodotti. In tal modo i prodotti biologici ottenuti e controllati secondo le norme comunitarie possono essere immessi direttamente sul mercato cileno e viceversa. Inoltre, per questa tipologia di prodotti viene definito un sistema di cooperazione, scambio di informazioni e risoluzione delle controversie nel commercio.

 

Nello specifico, il Cile riconosce come equivalenti tutti i prodotti biologici dell’Unione inclusi nell’ambito di applicazione del regolamento (CE) n.834/2007, ossia: prodotti vegetali non trasformati, animali vivi o prodotti animali non trasformati (compreso il miele), prodotti dell’acquacoltura e alghe marine, prodotti agricoli trasformati destinati a un uso alimentare (compreso il vino), prodotti agricoli trasformati destinati a essere utilizzati come alimenti animali, materiale di moltiplicazione vegetativa e sementi per la coltivazione.

 

Al contempo l’Unione riconosce come equivalenti i seguenti prodotti provenienti dal Paese sudamericano: prodotti vegetali non trasformati, miele, prodotti agricoli trasformati destinati a un uso alimentare (compreso il vino), materiale di moltiplicazione vegetativa e sementi per la coltivazione.

 

Le norme cilene di produzione dei prodotti di origine animale diversi da quelli dell’apicoltura e dei mangimi non sono state considerate equivalenti e potrebbero eventualmente essere riconosciute come equivalenti in una fase successiva, dopo che il Cile avrà elaborato una propria legislazione per questi prodotti. Sebbene non disponga di norme per l’acquacoltura biologica, il Cile ha accettato di riconoscere i prodotti e le alghe provenienti dall’acquacoltura biologica dell’UE.

 

Mentre per l’Unione non sono previste condizioni all’importazione di ingredienti, i prodotti agricoli trasformati destinati all’uso alimentare che sono stati trasformati in Cile devono utilizzare ingredienti ottenuti in Cile con metodi biologici o ingredienti importati in Cile dall’Unione o da un Paese terzo riconosciuto come equivalente da parte dell’Unione, ma non dai Paesi terzi per i quali l’UE ha riconosciuto soltanto le autorità o gli organismi di controllo.

 

L’accordo è stato negoziato dalla Commissione europea sulla base delle direttive emanate dal Consiglio. Perché entri in vigore è necessaria l’approvazione da parte dell’Europarlamento.

 

(© Osservatorio AGR)

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