Vertical farming: la nuova frontiera della produzione vegetale
In crescita negli Stati Uniti e in Asia, il vertical farming, ossia la produzione senza terra in ambiente controllato di specie vegetali, inizia a ritagliarsi il suo spazio anche in Italia. L’innovativo metodo di coltivazione si basa su diverse tecniche: l’idroponica, l’aeroponica e l’acquaponica, dove i vegetali sono coltivati in modo integrato con le specie ittiche.
La prima fattoria verticale (vertical farm) italiana è stata realizzata dall’ENEA, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e inaugurata all’Expo di Milano, nell’estate del 2015. Si tratta di una serra verticale alta quasi 5 metri nella quale piante di lattuga e basilico sono coltivate su più strati, in cubetti di torba pressata immersi in acqua con soluzioni nutritive a riciclo continuo (sistema idroponico). L’illuminazione è con LED ad alta efficienza che riproducono il ciclo della fotosintesi clorofilliana. La produzione è praticamente doppia rispetto alle colture tradizionali: per l’insalata, ad esempio, si passa da 6 a 14 cicli di raccolta/anno per ogni piano, con un risparmio del 95% di acqua (2 soli litri per un 1kg di lattuga contro i 40-45 litri/kg in un campo “tradizionale”).
Il tema del vertical farming sarà affrontato e discusso approfonditamente nel corso della prima giornata di AquaFarm, la manifestazione fieristica in programma a Pordenone il 26 e il 27 gennaio prossimi, dedicata alle nuove frontiere della produzione sostenibile. Esperti internazionali illustreranno le motivazioni sociali ed economiche che fanno delle fattorie verticali una delle possibili soluzioni non distruttive per l’ambiente, di fronte alla crescita demografica globale e al contestuale aumento del tenore di vita.
Inoltre saranno presentate le tecnologie di base, verrà riesaminata a distanza di oltre un anno l’esperienza dell’Expo e saranno esplorate le potenzialità per la produzione di cibi sani, puliti e a basse o nulle richieste logistiche.
Il programma delle conferenze è articolato in tre sessioni. Quella introduttiva vedrà la partecipazione di autorità centrali e locali per illustrare il ruolo delle fattorie verticali nel quadro delle politiche nazionali di sostegno all’innovazione in agricoltura. Le seconda sessione esplora l’incontro tra agricoltura, tecnologie innovative di coltivazione e architettura. La terza sessione, infine, è dedicata alle opportunità di investimento legate al vertical farming. I temi, sviluppati con interventi frontali e con una tavola rotonda finale, sono: la produzione idroponica di ortaggi e verdure per il mercato in grande espansione della IV Gamma (ortofrutta fresca, lavata, confezionata e pronta al consumo); l’accorciamento della catena logistica dell’approvvigionamento delle città; la sostenibilità economica della nuova agricoltura; i finanziamenti disponibili per lo sviluppo di progetti in questo ambito.
(© Osservatorio AGR)