Un’ottima campagna per le barbabietole italiane
In un 2020 segnato dalla pandemia e dalle sue conseguenze spesso devastanti a livello economico, la barbabietola da zucchero italiana può registrare una campagna produttiva molto soddisfacente.
Secondo il Coprob, ormai l’unica realtà italiana in questo settore, il favorevole decorso climatico del mese di giugno ha permesso alla bietola di svolgere il suo ciclo vegetativo, assicurando ottime produzioni, in particolare durante la prima parte della campagna. La retrogradazione partita più in ritardo rispetto alle annate precedenti ha ridotto le polarizzazioni nella seconda parte della campagna, ma il buon peso ha permesso di ottenere comunque ottime produzioni di saccarosio.
Sul fronte sanitario l’andamento della cercospora nell’anno 2020, pur essendo iniziato in anticipo, ha rallentato il suo decorso in linea con l’andamento meteorologico riscontrato nel mese di giugno, notevolmente più fresco rispetto alle annate precedenti. Questo ha favorito anche lo sviluppo della bietola limitando lo stato di stress da elevate temperature, sopraggiunte nei mesi di luglio e agosto, ma con più ridotte ripercussioni nei confronti dello stato fisiologico delle bietole.
Ma vediamo i numeri dell’annata 2020: sono stati coltivati 27.419 ettari, di cui 1.547 in biologico, con una resa media in radici di 69,6 t/ha di bietole in convenzionale e 33,6 in bio.
La resa in saccarosio è stata di 10,1 t/ha per la produzione convenzionale, +23% rispetto al 2019, e 5,4 t/ha per il bio. In Italia – sottolinea Coprob – sono solo tre le annate in cui sono state prodotte 10 t/ha di saccarosio, e tutte e tre negli ultimi 6 anni, cioè nel 2014, 2017 e 2020.
Questo risultato conferma come la barbabietola da zucchero abbia fatto passi da gigante a livello di innovazione genetica ed agronomica.
Sul fronte della polarizzazione questi numeri si traducono in una polarizzazione di 14,5 per il convenzionale e 16,4 per il biologico. La plv media della barbabietola 2020 si attesta a circa 2.800 euro/ha, in crescita di 900 euro rispetto al 2019, che ha segnato 1.900 euro/ha.