16 Luglio
imprese & mercati

Un progetto per la pera IGP dell’Emilia Romagna

Dopo un 2019 funestato dagli enormi danni economici arrecati al settore dalla cimice asiatica e una primavera 2020 caratterizzata da gelate e siccità che hanno ulteriormente penalizzato i produttori, il comparto ortofrutticolo dell’Emilia Romagna si è scoperto fragile.

Negli ultimi 15 anni – secondo un’analisi di Cso Italy – l’ortofrutta emiliano-romagnola ha progressivamente perso oltre 19.000 ettari a coltura, con la peschicoltura che da sola in 10 anni ha ridotto la propria superficie di 15.000 ettari, mentre le pere, che nella regione hanno il loro maggiore polo produttivo europeo, ne hanno persi 6.000.

Questi dati certificano un’enorme diminuzione di valore della plv del settore e di occupazione, dal momento che ogni ettaro di ortofrutta dà origine a un posto di lavoro.

Produttori, operatori commerciali e mondo politico regionale, chiamati nei giorni scorsi a un confronto sulla scottante questione da Cso Italy, hanno convenuto sulla necessità di un progetto di rilancio del comparto che parta dalla pera, con un forte sviluppo dell’IGP, per arrivare alle altre produzioni.

“Il settore – ha affermato Roberto Della Casa, docente di marketing dell’Università di Bologna – deve passare dall’efficienza, ovvero dal rafforzamento degli elementi di carattere industriale, che si possono dare per acquisti, essendo le conquiste di ieri, all’efficacia, cioè a operazioni rilevanti, in grado di orientare il mercato, operazioni con il carattere della distintività”.

Per Della Casa proprio la pera IGP dell’Emilia Romagna può essere il catalizzatore di un’operazione rilevante, che potrà tuttavia definirsi tale solo se in grado di “controllare una massa importante di prodotto lavorato”.

La proposta di rilanciare le ambizioni dell’ortofrutta emiliano-romagnola partendo da un progetto sulla pera IGP è stata accolta con favore e ha già ricevuto il sostegno di importanti operatori come Origine Group, consorzio nato nel 2015 dall’alleanza strategica fra un gruppo di aziende leader in Italia e in Europa nella produzione e commercializzazione di ortofrutta fresca, con un fatturato complessivo di oltre 1 miliardo di euro.

Origine Group ha chiesto che il progetto preveda azioni coerenti e integrate per:

  • aiutare gli agricoltori ad adottare lo standard e la certificazione IGP;
  • assegnare alle imprese agricole certificate IGP una più forte priorità nell’ambito del Psr regionale;
  • implementare una campagna di marketing per la pera IGP sia a livello nazionale sia internazionale;
  • favorire l’export della pera IGP su nuovi mercati;
  • incrementare la collaborazione e l’integrazione all’interno della filiera pericola.

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