UE, nel 2016 record esportazioni agroalimentari: 130,7 miliardi
Con 130,7 miliardi di euro le esportazioni agroalimentari dell’Unione europea nel 2016 hanno raggiunto un nuovo record, segnando, rispetto al 2015, un incremento di 1,7 miliardi (+1,3%).
È quanto risulta dall’ultimo rapporto pubblicato dalla Commissione europea, i cui dati evidenziano che la crescita maggiore si è registrata nei mercati di Stati Uniti (+1,26 miliardi) e Cina (+1,06 miliardi). Il valore delle esportazioni agroalimentari è aumentato considerevolmente anche in Giappone (+414 milioni), Vietnam (+348 milioni), Marocco (+263 milioni) e Israele (+229 milioni), mentre è diminuito soprattutto nella regione di Hong Kong (-0,8 miliardi), in Algeria (-624 milioni) e in Egitto (-474 milioni).
I comparti che hanno maggiormente beneficiato dell’aumento dell’export sono le carni suine e l’olio d’oliva, seguiti dal vino, i prodotti ortofrutticoli e le preparazioni alimentari. Le riduzioni più consistenti, invece, sono state segnate dal frumento e gli altri cereali (escluso il riso) e dal latte in polvere.
Nel 2016 il settore agroalimentare ha rappresentato il 7,5% delle esportazioni totali di beni dell’Unione europea e il 6,6% delle importazioni. Queste ultime, rispetto all’anno precedente, sono diminuite dell’1,5%, portandosi a 112 miliardi. Di conseguenza, l’avanzo della bilancia commerciale del settore agroalimentare è aumentato da 15,3 a 18,8 miliardi, costituendo uno dei principali componenti da cui deriva il saldo positivo della bilancia commerciale dell’Unione, che nel 2016 è risultato di 39,3 miliardi.
La relazione dell’Esecutivo di Bruxelles ha analizzato il commercio agroalimentare con il Canada, verso il quale l’Unione europea è un esportatore netto, con un saldo attivo che nel 2016 è stato pari a 1,26 miliardi di euro.
Le esportazioni hanno riguardato principalmente i prodotti trasformati ad alto valore aggiunto, le preparazioni alimentari e le bevande. Tra i prodotti più importanti, figurano il vino, gli alcolici e i liquori, i dolciumi, la birra, i prodotti di pasticceria e i biscotti.
(© Osservatorio AGR)