20 Maggio
imprese & mercati

In Tunisia il punteruolo rosso minaccia la produzione di datteri

È allarme in Tunisia, dove il punteruolo rosso minaccia la produzione di datteri, con il rischio di pesanti ripercussioni sull’economia del Paese. La questione è stata recentemente affrontata in una conferenza – organizzata a Tunisi dal locale Ministero dell’Agricoltura – alla quale hanno partecipato esperti americani e neozelandesi.

 

Con 5,4 milioni di palme da dattero, che generano esportazioni annuali per 231 milioni di dollari, lo Stato nordafricano è il primo produttore al mondo di questo frutto. Il punteruolo rosso ha cominciato a diffondersi nella parte settentrionale del Paese all’inizio del 2011. Al momento non ha ancora raggiunto le piantagioni di palme da dattero nel sud, ma il rischio è gravissimo. Queste regioni sono molto povere e dipendono fortemente dalle esportazioni di datteri. Non sono poi da sottovalutare le possibili conseguenze di ordine politico: se il punteruolo rosso dovesse colpire le piantagioni, le popolazioni locali si ritroverebbero alla fame, con il rischio di rivolte e di proselitismo dei fondamentalisti islamici.

 

Originario dell’Asia sud-orientale e della Melanesia, il coleottero che provoca l’essiccamento delle palme negli ultimi trent’anni si è diffuso praticamente in tutta l’Africa Settentrionale e il Medio Oriente, colpendo anche l’Europa mediterranea e parti dell’America Centrale.

 

La propagazione dell’epidemia è dovuta al commercio di esemplari di palma già colonizzati dal parassita e non riconosciuti come tali. Questo perché il punteruolo rosso è estremamente difficile da identificare nel primo stadio dell’infestazione. Soprattutto per le varietà di palme molto alte, infatti, i segni esterni indicativi della presenza dell’insetto sono quasi inesistenti: una volta che si manifestano anomalie nella corona superiore dell’albero, ogni intervento risulta inefficace.

 

(© Osservatorio AGR)

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