2 Aprile
imprese & mercati

Troppe importazioni, colture proteiche da incentivare

L’Unione europea, e l’Italia in particolare, è fortemente deficitaria nella produzione di leguminose da granella e colture proteiche, coltivazioni che nel mondo occidentale sono prevalentemente utilizzate per l’alimentazione animale. Non è una novità, purtroppo, e a Bruxelles da tempo si cerca di incentivarne la coltivazione, così da ridurre la dipendenza dalle importazioni provenienti soprattutto da USA, Sudamerica e Cina.

L’opportunità più concreta per sostenere e incentivare la produzione di proteine vegetali è stata offerta con la riforma della Pac 2014-2020, inserendo le colture proteiche e le leguminose da granella tra quelle a cui possono essere concessi gli aiuti accoppiati, cioè quelli legati al tipo di coltivazione. Ulteriori spinte produttive in ambito Pac  sono state fornite dagli incentivi previsti per l’applicazione del greening e dalle misure contenute nei Psr, in particolare dai pagamenti agro-climatico-ambientali che si adattano perfettamente alle coltivazioni proteiche. Nonostante tutto però i risultati non sono stati soddisfacenti.

Il tema è così tornato di grande attualità nell’ambito del processo di riforma della Pac post 2020, tanto da essere citato anche nel Green Deal europeo all’interno della strategia “farm to fork”.

A maggio dello scorso anno, prima delle elezioni, la Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha elaborato una propria relazione sulla riforma della Pac e ora al tavolo della discussione sono al vaglio proposte piuttosto coraggiose per favorire la diffusione delle colture proteiche.

Una prima idea formulata è di aumentare dal 2 al 4% l’aliquota da riservare in modo specifico alle colture proteiche.

Una seconda ipotesi è di includere tali coltivazioni tra quelle per le quali gli Stati membri devono attivare interventi settoriali.

In altre parole si pensa di finanziare i programmi operativi delle organizzazioni di produttori e delle loro associazioni che realizzano programmi di attività in materia di colture proteiche e leguminose.

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