Treccani Gusto: nasce il progetto editoriale che promuove la cultura delle DOP e IGP italiane
Lanciare una nuova immagine dell’Italia e delle sue eccellenze enogastronomiche nel contesto internazionale e ridefinire l’apporto culturale dei suoi prodotti DOP e IGP, patrimonio del Paese al pari di cultura, paesaggio e arte. È con questi obiettivi che nasce Treccani Gusto, il progetto editoriale che vede impegnati la fondazione senese Qualivita, attiva nello studio e valorizzazione dei prodotti a denominazione di origine e indicazione geografica, e l’Istituto dell’enciclopedia italiana Treccani.
L’iniziativa, presentata a Roma lo scorso 11 gennaio, mira a organizzare in un corpus unico le molteplici esperienze del mondo rurale italiano, al fine di renderle un patrimonio culturale accessibile a tutto il mondo.
La complessa ricchezza delle esperienze agroalimentari e vitivinicole, che le rende uniche e inimitabili, sarà oggetto di prodotti editoriali divulgativi in grado di raggiungere il variegato pubblico da sempre alla ricerca di un canale di conoscenza sul mondo rurale.
Tre gli strumenti che saranno utilizzati: una nuova edizione dell’Atlante Qualivita, in collaborazione con la Treccani, sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP, IGP e SGT; un magazine digitale, per coinvolgere i soggetti attivi sul territorio raccontando i diversi aspetti dell’ambito agricolo e alimentare; una banca dati, con glossario specialistico e ricettario, che riconosca il lessico e il patrimonio informativo delle produzioni di qualità e delle indicazioni geografiche come elemento consolidato della cultura italiana.
«L’iniziativa di Treccani», dichiara il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, «apre nel migliore dei modi l’Anno nazionale del cibo e mi auguro possa diventare un punto di riferimento per diffondere conoscenza e consapevolezza, perché non c’è sviluppo senza cultura».
Per l’europarlamentare Paolo De Castro, «l’odierna legittimazione culturale ha una valenza importantissima perché difende il settore dal rischio di banalizzazione. Non stiamo parlando di curiosità, ma di un segmento economico certificato con delle norme volute dall’Europa». «Fuori dal mercato UE», sottolinea De Castro, «siamo nudi; fondamentale è perciò la legittimazione culturale delle DOP e IGP che ci dà la forza per vincere una battaglia di identità che è anche economica».
(© Osservatorio AGR)