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Global Status of Commercialized Biotech/GM Crops: 2016
di ISAAA (The International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications) (2016)
Questo report è il ventunesimo di questa serie che documenta le ultime informazioni disponibili sull’argomento delle coltivazioni biotech; nello specifico si riportano i risultati ottenuti dal database globale relativo all’adozione e distribuzione delle colture geneticamente modificate nel 2016, dalle serie storiche che partono dal 1996 (primo anno di commercializzazione), dalle informazioni sulle situazioni nei singoli Paesi, sui trend di approvazione delle colture biotech e sulle prospettive future di queste tecnologie nei Paesi che già le coltivano e nel mondo in generale.
Questo report è uno dei più citati nel campo delle pubblicazioni legate alla moderna biotecnologia grazie all’attendibilità e all’accuratezza dei dati. Il 2016 è stato un anno decisivo in quanto, per la prima volta, premi Nobel hanno rilasciato una dichiarazione in supporto della biotecnologia e condannato le critiche nei confronti della tecnologia e del Golden Rice. La FAO, l’IFPRI, i Paesi del G20 e altre organizzazioni di questo tipo, guidati dall’agenda 2030 sull’agricoltura sostenibile, si sono impegnati a eliminare la fame e la malnutrizione in un arco temporale di 15 anni o meno. Inoltre, l’accademia americana di scienza, ingegneria e medicina ha pubblicato una revisione di 900 ricerche sulle colture biotech a partire dal 1996 e dimostrato che tra le colture geneticamente modificate e quelle selezionate in maniera convenzionale non ci sono differenze in termini di probabili rischi per la salute umana e l’ambiente.
Le colture genericamente modificate hanno quindi un profilo incontaminato di utilizzo sicuro e di consumo per oltre 20 anni. Le generazioni future potranno beneficiare ancor di più da un’ampia gamma di colture biotech con tratti genetici migliorati per ottenere rese superiori e un profilo nutrizionale migliore così come un utilizzo sicuro per la salute e per l’ambiente.