Stop UE ai prodotti frutto di deforestazione
La Commissione europea ha messo a punto un’iniziativa legislativa per contrastare il fenomeno della deforestazione che in molti Paesi viene praticata per mettere a coltura nuovi terreni. Si tratta di un’apposita certificazione che sarebbe richiesta per prodotti come carni bovine, soia, caffè, cacao e olio di palma e che dovrebbe garantire che non siano stati ottenuti su terreni sottratti alle foreste.
La presentazione di una proposta normativa per porre limiti alla commercializzazione in Europa di prodotti associati alla distruzione delle foreste nei Paesi terzi era prevista per dicembre, ma arriverà già prima.
La Commissione europea aveva annunciato la volontà di intervenire sulla materia già nel maggio 2020 nell’ambito della Strategia sulla biodiversità con l’obiettivo di «evitare o ridurre al minimo l’immissione sul mercato dell’UE di prodotti associati alla deforestazione».
Le misure dovrebbero tener conto di una risoluzione dell’Europarlamento (ottobre 2020) approvata proprio per fermare la deforestazione indirettamente sostenuta dall’UE. Il testo approvato da Strasburgo si basava su studi che mostravano come l’iniziativa avrebbe avuto un impatto limitato su prezzi e volumi dell’import con costi aggiuntivi minimi per gli importatori UE.
Ora il quadro legislativo è pronto. Il controllo delle certificazioni anti deforestazione dovrebbe applicarsi ai prodotti provenienti da Paesi terzi e per verificare l’autenticità delle attestazioni potrebbero essere usati i satelliti.
La lista che trapela potrebbe non essere quella definitiva e mais, legno e gomma potrebbero essere le altre materie prime interessate alle nuove misure sulla tracciabilità.
«È necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute» ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.