Stati Uniti e Cina siglano accordo commerciale
Si articola in dieci punti e riguarda i settori finanziario, energetico, biotecnologico e agroalimentare l’accordo commerciale recentemente siglato da Stati Uniti e Cina. L’intesa giunge a un mese dal summit in Florida tra il Presidente americano Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping, il vertice nel quale le due superpotenze hanno lanciato il cosiddetto “piano d’azione dei cento giorni” sulla cooperazione economica, finalizzato ad appianare le divergenze commerciali.
In base all’accordo, gli USA permetteranno alle società cinesi di importare maggiori quantità di gas naturale liquefatto e si impegnano a facilitare l’ingresso nel proprio sistema bancario degli istituti di credito del colosso asiatico.
Da parte sua, Pechino consentirà a società americane specializzate nei pagamenti elettronici di richiedere permessi per operare in questo settore, attualmente monopolio della UnionPay cinese. Agli Stati Uniti sarà anche garantita una maggiore apertura nei confronti delle società di valutazione del credito e di servizi finanziari.
Sul fronte agroalimentare, entro metà luglio, è prevista la riapertura del mercato cinese alle carni bovine statunitensi, un comparto da 2,5 miliardi dollari bloccato dal 2003 dalle restrizioni imposte a causa del rischio “mucca pazza”. Il Paese della Grande Muraglia potrà invece esportare negli USA carne di pollo, ma solo cotta.
Per il Segretario americano al Commercio Wilbur Ross si tratta di un “risultato erculeo”, raggiunto in tempi record. L’accordo commerciale bilaterale tra Stati Uniti e Cina viene presentato dall’amministrazione Trump come un passo significativo per dare slancio all’export americano, oltre che per ridurre la distanza con la seconda economia mondiale.
(© Osservatorio AGR)