Spumante italiano protagonista delle festività natalizie: 174 milioni di bottiglie stappate all’estero
Le bollicine tricolori sono indiscusse protagoniste delle festività natalizie, durante le quali nel Belpaese verranno stappate 66 milioni di bottiglie di spumante italiano, il 6% in più del 2016, e 174 milioni all’estero (+11%).
I dati dell’Osservatorio del Vino, su stime Ismea, indicano che il comparto nazionale dei vini spumanti si appresta a chiudere il 2017 con una produzione di circa 671 milioni di bottiglie (+9% sul 2016) e un export che sfiora i 500 milioni di bottiglie.
«Da evidenziare», dichiara il presidente dell’Osservatorio del vino, Ernesto Abbona, «l’incremento dei consumi sul mercato interno, che ci porta a due considerazioni molto significative: l’economia interna è in ripresa e i consumi sono favoriti da un clima di maggior fiducia; il consumatore sta facendo notevoli passi avanti in termini di crescita culturale nei confronti della qualità che siamo in grado di offrire, che ci fa ben sperare per il futuro di tutto il vino italiano».
Per quanto riguarda le esportazioni, la crescita registrata tra gennaio e settembre è a doppia cifra: +11% in volume e +14% in valore. Nove mesi nei quali sono stati esportati circa 2,5 milioni di ettolitri di vino spumante per un incasso di 920 milioni di euro. Nel dettaglio, gli spumanti Dop crescono del 13% a volume e del 15% a valore. Da segnalare il Prosecco, che rappresenta la gran parte delle esportazioni: da solo, infatti, vale circa il 70% di tutti gli spumanti Dop e poco meno del 60% rispetto all’intero comparto spumantistico.
Tra i principali Paesi clienti, si conferma prima destinazione delle bollicine italiane il Regno Unito, dove si registra un incremento in valore del 13% sul 2016, per un corrispettivo di 267 milioni di euro, e una crescita in quantità del 10%. Risulta sopra la media la performance degli Stati Uniti, dove le bollicine italiane valgono più di 217 milioni di euro (+17%) e crescono in volume del 14%. Dato interessante sulla Russia, che riporta una progressione in termini di valore e volume pari al 41%.
A livello globale, le esportazioni sono in crescita dell’11% a valore e a volume, secondo l’analisi Ismea, col contributo del Cirve-Università di Padova, partner dell’Osservatorio del vino. In questo quadro, l’Italia sta proseguendo la sua espansione nel mercato internazionale degli spumanti, con una crescita dei valori superiore alla media del mercato (+14%) e una progressione dei volumi in linea col mercato (10%).
Guardando alle performance degli altri grandi esportatori di spumanti, si nota che nel 2017 la Francia cresce meno dell’Italia (+9,6% in valore, +8,5% in volume) mentre la Spagna cresce in volume più dell’Italia (+18%), ma con prodotti dal costo più basso e quindi con una minore progressione in valore (+10%).
«L’export, trainato dal Prosecco, vola a doppia cifra», rileva Abbona, «ma come in più occasioni abbiamo ribadito, non possiamo affidare a questo prodotto, seppur vincente, la nostra penetrazione nei mercati stranieri. Stiamo lavorando da tempo, insieme all’Ice e al Ministero dello Sviluppo Economico, per individuare strategie efficaci affinché tutto il nostro vino di qualità venga percepito e apprezzato come tale all’estero. La situazione sta migliorando, ma c’è ancora molto lavoro da fare».
(© Osservatorio AGR)