9 Maggio
imprese & mercati

Spreco alimentare: la verdura è il cibo che finisce più spesso nella spazzatura

La verdura è il cibo che con maggiore frequenza finisce nella spazzatura, in base ai risultati di un’indagine dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), realizzata con i fondi del Ministero dello Sviluppo economico. Nella classifica degli sprechi alimentari, la verdura viene, infatti, indicata da 41 consumatori su 100, seguita dalla frutta (33%), dal pane (22%), dai formaggi (15%) e dal latte (8%); pochi avanzi, invece, tra le leccornie varie (3%) e il pesce (2%), nessuno per la pasta.

 

Lo studio evidenzia che il 37% dei consumatori controlla meno di tre volte la settimana la data di scadenza dei prodotti che ha in frigorifero, il 35% la verifica tre o più volte la settimana, il 20% non la controlla quasi mai, a fronte di un 8% che lo fa tutti i giorni.

Ciononostante, il 49% dei partecipanti al sondaggio ammette che gli capita di buttare prodotti deperibili perché andati a male, mentre un buon 37% dichiara di comprare solo ciò che poi effettivamente riesce a consumare. E se l’11% degli intervistati afferma di non gettare via nulla perché sarebbe uno spreco, 4 su 100 ammettono di comprare troppo spesso quantità eccessive per poi doverle buttare. Colpisce il dato, seppure esiguo, dell’1% di consumatori che non ritiene essere un problema gettare i prodotti acquistati in offerta.

 

Per quanto riguarda gli avanzi del pranzo e della cena, il più delle volte (79%) vengono conservati in frigo per essere consumati in breve tempo; il 39% degli intervistati li congela in freezer per consumarli un altro giorno, il 15% li riutilizza sperimentando in nuove ricette, il 4% li distribuisce fra parenti e amici e solo il 3% li getta nella spazzatura.

 

Crescono – conclude l’UNC – la sensibilità sul tema degli scarti alimentari e l’impegno nel volerli ridurre, ma resta fondamentale proseguire nelle campagne educative.

 

Secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio nazionale Waste Watcher, ogni anno in Italia viene sprecato cibo commestibile per un valore di 16 miliardi di euro. Lo spreco alimentare si concentra per il 75% in ambito domestico, dove ammonta mediamente a 145 kg per famiglia, con un costo pari a 360 euro.

 

(© Osservatorio AGR)

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