Spesa PAC, debolezze nel nuovo sistema di controlli
Il nuovo sistema di controlli sulla spesa della Politica Agricola Comune costituisce un passo avanti, ma presenta notevoli debolezze di concezione.
È il giudizio espresso dalla Corte dei Conti europea (ECA) in una relazione che esamina all’interno degli Stati membri il ruolo svolto dagli organismi di certificazione designati. Questi ultimi, nell’ambito della PAC, espletano audit indipendenti sugli organismi pagatori del Paese di appartenenza sin dal 1996. Dal 2015 devono anche formulare un parere sulla legittimità e sulla regolarità delle spese per le quali sono state presentate domande di rimborso alla Commissione.
Secondo l’ECA, il nuovo ruolo degli organismi di certificazione presenta diversi aspetti positivi, poiché aiuta gli Stati membri a rafforzare i controlli e a ridurre i costi di audit. Inoltre, consente alla Commissione di ottenere ulteriori garanzie indipendenti circa legittimità e regolarità della spesa. Tuttavia, rilevano i revisori europei, in ambiti importanti i pareri degli organismi di certificazione non sono pienamente conformi ai princìpi e alle norme di audit.
La Corte ha quindi riscontrato che, pur compiendo un passo avanti verso un modello di audit unico, il quadro di riferimento presenta notevoli debolezze. Per migliorarlo, formula una serie di raccomandazioni da includere nelle nuove linee direttrici della Commissione, che andranno applicate dal 2018.
In particolare, l’organo di controllo raccomanda alla Commissione di:
- utilizzare i risultati degli organismi di certificazione quale elemento fondamentale del proprio modello di affidabilità, una volta che il lavoro è definito e svolto in modo adeguato;
- richiedere agli organismi di certificazione di porre in atto misure adeguate che assicurino la rappresentatività dei propri campioni;
- consentire agli organismi di certificazione di effettuare le verifiche in loco ed esperire le procedure di audit che essi stessi ritengano opportune;
- richiedere agli organismi di certificazione di calcolare un unico tasso di errore in materia di legittimità e regolarità della spesa;
- provvedere affinché il livello di errore comunicato dagli organismi pagatori nelle statistiche di controllo sia adeguatamente incluso nel tasso di errore degli organismi di certificazione.
(© Osservatorio AGR)