27 Giugno
imprese & mercati

Siccità, nubifragi e grandinate mettono a rischio la produzione agricola

Non ha portato i benefici sperati la pioggia che ha colpito le campagne del Nord Italia, in particolare di Lombardia, Trentino e Veneto, provate da settimane di siccità. Le violente precipitazioni, accompagnate in alcuni casi da grandinate, hanno allagato i terreni agricoli, provocando ingenti danni.

 

In Veneto, segnala la Coldiretti, grandinate con chicchi grandi come palline da ping pong hanno divelto serre di ortaggi e fiori, distrutto campi di mais, rovinato vigneti di Prosecco. La pioggia tanto attesa, rileva l’organizzazione agricola, è arrivata con temporali improvvisi che non hanno scalfito la grave siccità dei campi, poiché l’acqua per essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuativo e non violento.

 

Nel resto della Penisola, la prolungata assenza di pioggia sta avendo pesanti ripercussioni sulla produzione agricola.

 

Il monitoraggio compiuto da Coldiretti evidenzia che in Piemonte, nella provincia di Cuneo, a causa della siccità e dell’eccesso di caldo, per grano e orzo si riscontrano perdite del 25-30%, con punte anche del 40% sulle colture foraggere. In Emilia risultano colpite tutte le colture, dal pomodoro ai cereali; in Liguria si teme invece per gli ulivi.

 

In Toscana, la produzione di cereali è crollata del 40%, con punte del 70% nel caso del mais, mentre le produzioni di foraggi, ortaggi, pomodoro da industria e frutta sono diminuite fino al 50%.

 

I girasoli e il granoturco stanno seccando in Umbria, ma in difficoltà sono anche ampie aree del Lazio, dove la produzione di frumento risulta stentata, con pesante contrazione dei raccolti e perdita di qualità. In Campania, nel Cilento, nell’Alento e nella piana del Sele, ci sono problemi per gli ortaggi e la frutta.

 

In Puglia soffrono gli agrumeti a Taranto, i vigneti di uva da tavola e da vino in tutte le province, il pomodoro a Foggia; se non ci saranno condizioni climatiche più favorevoli, sottolinea l’associazione agricola, troverà conferma il calo del 30% o più della produzione di olive per carenza di acqua.

 

La siccità è una realtà concreta anche in Sicilia, con gli invasi a secco e la necessità di anticipare l’inizio della stagione irrigua negli agrumeti.

Situazione particolarmente grave in Sardegna, dove le perdite agricole stimate superano complessivamente il 40%.

 

Secondo la Coldiretti, per evitare che in caso di prolungata assenza di precipitazioni il settore agricolo risulti gravemente compromesso, è indispensabile organizzare la raccolta di acqua nei periodi più piovosi, con interventi strutturali non più rinviabili. Occorrono, in particolare, interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, da effettuare creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per la raccolta idrica.

 

(© Osservatorio AGR)

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