13 Giugno
Tutela assicurativa

Semplificazioni e sblocco dei contributi rilanciano il mercato delle polizze agricole

Riparte di slancio, nel 2018, il mercato delle polizze agricole agevolate. Un balzo in avanti del 5%, anno su anno, che ha spinto a 7,8 miliardi di euro la Plv (produzione lorda vendibile) assicurata contro le avversità atmosferiche.

I dati, illustrati nel Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura 2019, pubblicato nei giorni scorsi dall’Ismea, incorporano andamenti differenziati, con un 8,7% di aumento dei valori nel comparto delle colture vegetali (70% del mercato) e riduzioni rispettivamente dello 0,8% e del 7,2% per zootecnia e strutture.

A rilanciare il mercato sono stati diversi fattori. Come evidenziato dal ministro delle politiche agricole, Gian Marco Centinaio, un forte impulso l’ha dato l’azione di semplificazione amministrativa che, dopo anni di impasse, ha sbloccato i pagamenti a favore degli agricoltori.

Uno stimolo è venuto anche dalla maggiore attenzione verso la prevenzione dei rischi, dopo le eccezionali perdite ai raccolti della campagna agraria 2017. C’è inoltre l’effetto «Omnibus» dietro i numeri positivi del mercato. Il riferimento è al regolamento comunitario che ha alzato il tasso di aiuto dal 65 al 70% sul premio pagato dall’agricoltore e ridotto la soglia di danno dal 30 al 20%, rendendo lo strumento assicurativo molto più attrattivo per le aziende agricole.

Da evidenziare anche la crescita del 4,9% del numero di aziende assicurate: 61.800 nel solo comparto delle colture vegetali, ma si arriva a 77.000 se si considerano anche le polizze zootecniche e quelle sulle strutture aziendali.

A livello territoriale la crescita dei valori è apparsa generalizzata, con punte del +20% nel Mezzogiorno, che resta però l’area con la più bassa incidenza assicurativa in ambito agricolo (l’83% della Plv assicurata si concentra al Nord). Va inoltre evidenziato che, al pari dei valori, è cresciuto di un più significativo 30% l’ammontare dei premi, per oltre 453 milioni di euro.

Infine, l’analisi dell’offerta assicurativa restituisce un quadro abbastanza bilanciato per quote di mercato. Dal lato della domanda i comportamenti aziendali evidenziano una netta prevalenza di aziende «fidelizzate», mai uscite dal mercato nell’ultimo quinquennio (quasi 39.000), rispetto a quelle che, invece, non hanno più sottoscritto una polizza (8.800).

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