26 Aprile
politiche

Riso: in arrivo etichetta di origine obbligatoria

Dopo il latte, anche per il riso è in arrivo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta, uno strumento di tutela della qualità del prodotto italiano e del reddito dei coltivatori del cereale bianco.

 

«Saremo i primi in Europa a fare questa sperimentazione, mettendoci alla testa di una battaglia aperta da tempo in sede comunitaria», ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, sottolineando come anche la Commissione europea abbia certificato, con un monitoraggio sull’andamento del settore, la crisi del comparto risicolo. Lo schema di decreto messo a punto dal Governo prevede che sull’etichetta del riso siano indicati il Paese di coltivazione e quello di trasformazione. Le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo, in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili e indelebili.

 

L’annuncio della misura arriva al termine della riunione del tavolo nazionale della filiera risicola, che ha visto la partecipazione delle principali organizzazioni agricole, dei rappresentanti dell’industria e dell’Ente Nazionale Risi. L’incontro ha avuto al centro l’analisi dell’andamento di mercato del settore e la crisi dei prezzi, fortemente influenzata dalle importazioni a dazio zero di riso nell’Unione europea dai Paesi meno avanzarti, come Cambogia, Birmania e Vietnam. «Per rispondere alla crisi del riso che sta mettendo in difficoltà migliaia di agricoltori in tanti nostri territori, chiediamo alla Commissione UE di fermare le importazioni a dazio zero che hanno creato uno squilibrio di mercato evidente, peraltro senza generare effetti positivi per i piccoli produttori dei Paesi asiatici dai quali importiamo», ha detto ancora Martina, preannunciando la richiesta dell’attivazione della clausola di salvaguardia, prevista dal regolamento UE n. 978/2012.

 

Tra le altre misure annunciate dal Ministro, la possibilità di estendere al settore risicolo, dopo quello del grano, la sperimentazione dell’assicurazione agevolata salva-ricavi per i produttori. Verranno infine investiti 2 milioni di euro sulla promozione del riso tricolore.

 

(© Osservatorio AGR)

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