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Reti d’impresa in agricoltura: novità sul credito d’imposta
Sono state rese note, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) (circolare n. 76690 del 17 ottobre 2016), le istruzioni relative al 2016 per la presentazione delle domande di concessione del credito d’imposta previsto in favore delle reti d’impresa nei settori dell’agricoltura e del comparto agroalimentare.
Si tratta di una misura agevolativa introdotta, a partire dal 2014, nell’ambito degli interventi di sostegno al Made in Italy, con lo scopo di incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attività da parte di reti di imprese già esistenti nel settore agricolo e nel comparto agroalimentare.
L’agevolazione consiste in un credito di imposta assegnato alle imprese richiedenti nei limiti dell’importo stanziato, nella misura del 40 per cento delle spese ammissibili e comunque non oltre i 400.000 euro.
Le spese agevolabili – sia per le reti d’impresa già esistenti che per quelle di nuova costituzione – comprendono non solo i costi diretti per l’acquisto, la costruzione o il miglioramento di beni immobili e l’acquisto di beni strumentali mobili, quali attrezzature e strumentazioni necessari per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie, e per la cooperazione di filiera, ma anche un insieme di costi indiretti, quali le spese professionali relative alla costituzione della rete, le spese per software e hardware funzionali al progetto di rete, i costi di ricerca e sviluppo, le spese per l’acquisizione di beni immateriali (marchi, brevetti, licenze, diritti), i costi per la formazione, per la promozione e per la comunicazione della rete di imprese.
Le spese devono essere riferite a nuovi investimenti, regolarmente fatturate e quietanzate, realizzate per il periodo di imposta dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016, fatte salve le spese propedeutiche alla costituzione della rete di imprese, che possono essere anche antecedenti. Le spese per l’acquisto di “macchinari e attrezzature” sono ammesse al massimo fino al loro valore di mercato. Nel costo può essere ricompresa l’IVA indetraibile ovvero non recuperabile secondo la legislazione nazionale.
Le istanze, istruite dal MIPAAF, devono essere presentate dalle imprese partecipanti al contratto di rete, per il tramite della capofila, dal 20 al 28 febbraio 2017.
Il credito d’imposta riconosciuto può essere fruito dall’impresa mediante compensazione dei debiti riferiti ad altri tributi, effettuata tramite modello di pagamento F24, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
(© Osservatorio AGR)