Regolamento omnibus: le principali novità sulla PAC
La relazione sulla parte agricola del Regolamento omnibus, approvata lo scorso 3 maggio dalla Commissione agricoltura del Parlamento europeo, prevede l’introduzione di numerose novità nell’ambito della Politica Agricola Comune. I cambiamenti sono finalizzati ad ottenere una PAC di più semplice applicazione, con misure anticrisi maggiormente efficaci e strumenti di gestione del rischio che risultino più adeguati alle esigenze degli agricoltori.
Di seguito le principali novità contenute nella relazione:
SEMPLIFICAZIONE (meno burocrazia per aziende e amministrazioni pubbliche)
Giovani agricoltori:
- semplificazione delle condizioni di accesso agli aiuti per l’insediamento ai più giovani;
- rafforzamento del premio di primo insediamento nei Piani di Sviluppo rurale;
- rafforzamento del sostegno all’insediamento nel primo pilastro.
Pratiche “verdi” (greening):
- ampliamento della definizione di terreno seminativo, che potrà includere le superfici a riposo, e della definizione di prato permanente, che comprenderà pascoli e foraggiere;
- riconoscimento della definizione di “azienda verde” (non vincolate al greening, definizione oggi applicata principalmente alle aziende biologiche) anche alle aziende che applicano misure agro-ambientali previste nei piani di sviluppo rurale;
- obbligo di diversificazione delle colture per le aziende da 15 ettari in su (il requisito viene allineato a quello delle altre pratiche “verdi”);
- misure per promuovere le colture azoto-fissatrici (leguminose, come la soia) sia per il ruolo positivo che svolgono per la fertilità dei suoli, sia per ridurre la dipendenza dalle importazioni di proteine vegetali per la mangimistica;
- inclusione nel novero delle aree considerate ad interesse ecologico delle superfici di terreni a riposo composti da specie ricche di polline e nettare (c.d. melliferi) e delle superfici con piante erbacee selvatiche.
Agricoltore Attivo:
- mantenimento dell’obbligo di ottenere lo status di agricoltore attivo per essere riconosciuto come beneficiario degli aiuti;
- possibilità per le amministrazioni nazionali di utilizzare registri pubblici (per esempio registro IVA) per identificare gli agricoltori in attività.
Disposizioni finanziarie:
- estensione della programmazione per lo sviluppo rurale fino alla entrata in vigore di nuovi regolamenti.
MISURE DI MERCATO (la “rete di sicurezza” contro le crisi e per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera)
- Estensione delle misure del pacchetto latte a dopo il 2020 e a tutti i settori, inclusa la possibilità di interventi straordinari in caso di crisi per incentivare, se necessario, la riduzione della produzione a livello UE (come accaduto nell’ultima crisi del latte);
- rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera, affiancando alle organizzazioni dei produttori organizzazioni di “contrattazione”, con il solo scopo di negoziare contratti;
- possibilità per produttori, organizzazioni di produttori, organizzazioni di contrattazione o una loro associazione, di esigere una contrattualizzazione scritta obbligatoria per la vendita di prodotti agricoli;
- richiesta alla Commissione europea di presentare entro il 30 giugno 2018 una proposta legislativa a livello UE per contrastare le pratiche commerciali sleali;
- misure per favorire le opportunità di concentrazione dell’offerta e condividere funzioni di tipo organizzativo e commerciale;
- misure per finanziare la formazione attraverso le organizzazioni dei produttori (cosiddetto coaching).
GESTIONE DEL RISCHIO (Attenuare l’impatto di eventi climatici e crisi improvvise)
- Possibilità per gli Stati membri di cambiare, al massimo una volta l’anno, la destinazione degli aiuti accoppiati indirizzandoli verso settori in crisi, in funzione anticiclica;
- la soglia di perdita di reddito che innesca il ricorso a strumenti di gestione del rischio viene abbassata al 20% (invece del 30%) per tutte le misure: polizze assicurative agevolate, fondi mutualistici contro i danni naturali e strumento di stabilizzazione del reddito;
- parametri chiari e condivisi sulla misurazione dei redditi per l’accesso al sostegno pubblico agli strumenti di gestione del rischio: possibilità di usare indicatori di riferimento per ricostruire in modo semplice e su elementi oggettivi il reddito presunto di riferimento per una data azienda ai fini dell’accertamento dell’eventuale perdita.
(© Osservatorio AGR)