Prosecco: la cantina Ruggeri acquistata dalla tedesca Rmsk
La cantina Ruggeri, una delle principali aziende produttrici del Prosecco Superiore di Valdobbiadene, è stata acquistata dal gruppo tedesco Rotkäppchen-Mumm Sektkellereien GmbH (Rmsk).
Rmsk è un leader del settore che conta 608 collaboratori, 253 milioni di bottiglie vendute tra spumanti, superalcolici e vini e un fatturato complessivo di 911,9 milioni di euro nel 2015.
L’operazione avviene nel segno della continuità: la famiglia Bisol, che mantiene la proprietà dei vigneti, resta infatti alla guida della Ruggeri, così come resta invariato il processo di produzione.
«Ruggeri è oggi un marchio conosciuto per l’elevata e costante qualità dei suoi vini spumanti», ha dichiarato Christof Queisser, amministratore delegato della Rmsk, «le due cantine condividevano già gli stessi principi di rispetto del territorio».
Con un business originariamente concentrato in Germania, la Rmsk ha intrapreso nel corso degli anni una strategia di internazionalizzazione e l’acquisizione di Ruggeri risponde all’esigenza di avere un portafoglio prodotti adeguato. La storica cantina italiana, fondata nel 1950 nella frazione Santo Stefano di Valdobbiadene (Treviso), accoglie e lavora quasi 30mila quintali di uve conferite per il Prosecco Superiore da un centinaio di viticoltori. Quasi tutti possiedono vigneti nel Comune di Valdobbiadene e 25 dispongono anche di uve di Cartizze. Da segnalare i numerosi vigneti di alto pregio ricadenti nelle storiche frazioni di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, da sempre riconosciute come l’apice qualitativo dell’intera denominazione. La Ruggeri possiede un piccolo vigneto di Cartizze e 20 ettari nel vicino Montello, 12 dei quali vitati a Pinot Grigio e Glera (tradizionalmente chiamata Prosecco); un ettaro è dedicato alla Recantina, antico vitigno autoctono a bacca rossa recuperato dopo un lungo lavoro con l’Istituto sperimentale per la viticoltura di Conegliano.
La produzione annuale complessiva si aggira sul milione di bottiglie, tra Prosecco Doc e Docg, destinate per il 40% all’esportazione in 35 Paesi.
(© Osservatorio AGR)