Prodotti biologici: nasce il marchio Alce Nero Fresco
Realizzare prodotti biologici freschi ad alto contenuto di innovazione e di servizio, destinati sia al mercato italiano che estero.
È con questa finalità che nasce il marchio Alce Nero Fresco, frutto della joint venture che hanno recentemente siglato tre operatori di primo piano: Alce Nero, leader nella produzione e distribuzione di prodotti biologici, settore nel quale opera pionieristicamente dagli anni ’70; Brio, società che da oltre 25 anni si occupa di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli biologici; La Linea Verde, azienda di riferimento nella produzione e distribuzione di prodotti di IV gamma (principalmente insalate pronte in busta) e piatti pronti freschi.
L’obiettivo è sommare lo specifico patrimonio di esperienza e know-how dei singoli partner per proporre una gamma di piatti pronti freschi e vegetali biologici che risponda alle nuove esigenze del mercato.
Quello dei prodotti freschi pronti per il consumo è, infatti, uno dei pochi comparti alimentari che non ha risentito della crisi, mostrandosi ancora in grado di esprimere un forte potenziale di sviluppo.
Stesso discorso per gli alimenti biologici, che si stanno sempre più affermando nelle scelte di consumatori particolarmente attenti agli aspetti salutistici del cibo e sensibili nei confronti di tematiche quali la tutela ambientale e la sostenibilità.
La nuova alleanza, spiegano i brand coinvolti, promuove un modello imprenditoriale evoluto, originale ed esemplare in un’ottica di “reti di imprese”, che fa leva sulla forza produttiva di aziende storiche leader nei propri settori.
La gamma di Alce Nero Fresco sarà presentata in anteprima a settembre al Sana di Bologna, il Salone internazionale dedicato ai prodotti biologici e naturali.
Inizialmente si comporrà di 6 insalate pronte in busta, 3 insalatone arricchite e 4 zuppe fresche pronte. In seguito verranno introdotte preparazioni a base ortofrutticola e yogurt, per una successiva apertura a tutti gli ambiti dei prodotti freschi.
(© Osservatorio AGR)