Pesche e nettarine: raccolto scarso, quotazioni interessanti
L’andamento climatico favorevole al consumo dei mesi estivi ha aiutato la campagna commerciale di pesche e nettarine, che quest’anno era partita in salita a causa dei danni da gelo che hanno colpito tutti gli areali vocati italiani tra la fine di marzo e l’inizio di aprile e in particolare i frutticoltori del Veneto, del Piemonte e dell’Emilia-Romagna, che hanno visto ridursi drasticamente le produzioni unitarie e, in alcuni casi, anche le pezzature medie.
Una campagna che, per queste ragioni, sarà ricordata come una delle più scarse di sempre, come spiega l’Ismea. Infatti, secondo l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, per trovare un raccolto analogo bisogna tornare indietro di 25 anni. Ma anche l’offerta in Europa, ridotta quest’anno del 17%, è ai minimi storici. Sul calo dei raccolti, sottolinea l’Ismea, hanno inciso sia la riduzione delle superfici investite sia l’andamento climatico sfavorevole.
Al contrario dei volumi raccolti, buone invece le quotazioni all’origine per tutte le tipologie di prodotto, decisamente superiori sia rispetto a quelle registrate l’anno scorso, sia rispetto al livello medio degli ultimi tre anni.
Secondo l’Ismea i dati della campagna 2020 mostrano alcune conferme, come la riduzione delle superfici a coltura, anche se una quota è in riconversione varietale, e qualche segnale positivo come la presenza di produzioni di ottima qualità. Sotto il profilo della domanda cresce l’interesse per le nettarine, in particolare fra i giovani consumatori.
Ma le difficoltà del comparto nazionale – sottolinea l’Istituto – risiedono in gran parte nell’eccessiva frammentazione della produzione agricola, che determina una minore redditività rispetto ai diretti competitor spagnoli. I produttori spagnoli, inoltre, possono far leva sulla precocità dei loro raccolti che consente di aggredire i mercati europei già a partire dal mese di aprile.
Al contrario, l’Italia vanta un’eccellente offerta di prodotto a maturazione tardiva, con raccolta compresa tra fine agosto e tutto settembre, che riesce a spuntare ottime quotazioni, soprattutto in concomitanza di autunni caratterizzati da temperature elevate come finora è stato quest’anno.