21 Giugno
politiche

Pesca: la Corte dei Conti europea chiede un sistema di controllo più efficace

Maggiori sforzi affinché l’Unione europea disponga di un efficace sistema di controllo della pesca. È la richiesta che la Corte dei Conti europea formula all’interno della relazione speciale n.08/2017, adottata dalla Sezione I, specializzata nell’uso sostenibile delle risorse naturali.

 

A giudizio della Corte, gli Stati membri e la Commissione europea hanno compiuto progressi nell’ultimo decennio; tuttavia, l’UE non dispone ancora di un sistema di controllo sufficientemente efficace a supporto della politica comune della pesca.

 

Nel complesso, la Corte ha constatato che gli Stati membri non effettuano ancora tutti i controlli richiesti e che è necessario aggiornare il sistema di controllo. Gli auditor europei hanno compiuto ispezioni in Francia, Italia, Spagna e Regno Unito, rilevando non solo ritardi nell’applicazione delle norme da parte dei singoli Stati, ma anche problemi di attuazione delle regole decise a livello comunitario.

 

Tra gli elementi di debolezza riscontrati, figurano: la frammentazione nell’implementazione del “sistema a punti” per le sanzioni, un sistema di monitoraggio satellitare che di fatto esclude l’89% della flotta UE, criteri poco trasparenti per la gestione delle quote da parte delle organizzazioni dei produttori, informazioni carenti sulle catture.

 

Nel ricordare come un efficace sistema di controllo sia un elemento fondamentale per garantire la sostenibilità a lungo termine degli stock ittici e del settore della pesca, la Corte raccomanda, sia alla Commissione europea che agli Stati membri, di attuare misure che migliorino l’attendibilità delle informazioni sulle flotte pescherecce, il monitoraggio delle misure di gestione della pesca, il sistema di ispezioni e sanzioni.

 

L’ultima riforma del regime di controllo della pesca in ambito comunitario risale al 2009, quando il sistema venne modificato per ovviare alle gravi debolezze rilevate dalla Corte dei Conti europea nella relazione speciale n.7/2007.

 

(© Osservatorio AGR)

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