Pesca: aumenta il contingente di tonno rosso assegnato all’Unione europea
Aumenta il contingente di pesca del tonno rosso riservato all’Unione europea, che passa da 13.451 a 19.360 tonnellate totali, un quarto delle quali saranno assegnate all’Italia. È quanto emerge dal documento finale della riunione annuale della Commissione internazionale per la conservazione del tonno dell’Atlantico (Iccat), svoltasi in Marocco dal 14 al 22 novembre.
Si tratta di una decisione importante, poiché il valore del tonno rosso si aggira sui 200 milioni di dollari alla produzione, cifra che quadruplica se si considera l’intero mercato di vendita.
Complessivamente, si passerà dalle attuali 23.500 tonnellate fino a un massimo di 36mila tonnellate nel 2020 (nell’arco del triennio 2018-2020), corrispondenti a un incremento del 54%. Se la percentuale di quote riservate all’Unione europa sul totale diminuisce di qualche punto, passando dal 59% al 55%, gli stati UE mantengono saldamente il primato, seguiti a lunga distanza da Marocco, Giappone, Tunisia e Turchia.
«L’aumento delle quote», osserva Coldiretti Impresapesca, «rappresenta un’opportunità per molte imprese italiane, anche per evitare il dramma delle catture accidentali, che comportano problemi non indifferenti per i divieti incrociati di cattura e rigetto e sbarco».
«Ma la scelta dell’Iccat», aggiunge l’organizzazione, «avrà un reale impatto sulla pesca italiana solo se le nuove quote saranno redistribuite in maniera equa, per superare una situazione di quasi monopolio che vede oggi appena 15 imprese di pesca gestire circa l’88% della quota nazionale di tonno rosso. Spetterà dunque al Ministero delle Politiche agricole e della pesca concretizzare il nuovo corso, invertendo una rotta che vede oggi premiare i “ricchi” e penalizzare i “poveri”».
(© Osservatorio AGR)