Ortofrutta, in aumento i consumi: +2% nel 2016
Il mercato ortofrutticolo italiano mostra incoraggianti segnali di ripresa, con gli acquisti che tra gennaio e novembre 2016 sono aumentati del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È uno dei dati contenuti nell’analisi di settore presentata il 13 gennaio a Bologna dal Centro Servizi Ortofrutticoli (CSO).
La crescita registrata nel 2016, evidenzia lo studio, arriva dopo il +8% segnato tra il 2013 e il 2015, anno in cui i consumi hanno raggiunto 8,1 milioni di tonnellate. Si tratta di una buona performance che tuttavia non compensa il crollo di 20 punti verificatosi tra il 2000 e il 2013, quando i consumi sono scesi da 9,5 a 7,6 milioni di tonnellate.
Il rilancio del settore è guidato dalla frutta, che nel 2015 ha visto un consumo di quasi 4,5 milioni di tonnellate (+9% dal 2013); verdure e ortaggi sono a quota 3,7 (+6% rispetto al 2013). Da sottolineare come le performance migliori siano state ottenute da prodotti come radicchi, insalate, mele, fragole, nettarine.
Sul fronte dei canali di vendita, gli ultimi 15 anni sono stati contrassegnati dalla crescita inarrestabile della grande distribuzione organizzata (Gdo): dal 2000 al 2015 i volumi di acquisto in Gdo sono cresciuti del 44%. Nel 2015 il 60% dell’ortofrutta è stato venduto in ipermercati, supermercati e discount. A questo dato fa da contraltare la drastica contrazione del mercato tradizionale, che nello stesso arco temporale ha praticamente dimezzato le vendite (-49%).
Si presentano in forte crescita anche gli altri canali come i gruppi di acquisto solidale, i farmer markets e il commercio elettronico, che registrano un +35%, sebbene in termini assoluti riguardino ancora volumi modesti.
I maggiori acquisti di frutta sono effettuati dai single (261 kg/anno) e dalle famiglie con due componenti (193 Kg/anno pro-capite).
Per quanto riguarda le esportazioni, la crescita è costante con un +9% dal 2005 al 2015. Oggi l’Italia esporta 3,8 milioni di tonnellate di ortofrutta, mentre le importazioni non superano i 2,9 milioni di tonnellate, segnando, peraltro, nei primi 9 mesi del 2016 un calo del 7% sullo stesso periodo del 2015.
Sul versante dell’export il presidente del Cso Paolo Bruni ha evidenziato la necessità di “spingere l’acceleratore” sul tema dei Trattati commerciali in ambito europeo, in modo da allargare i possibili mercati di sbocco dell’ortofrutta italiana.
(© Osservatorio AGR)