Olio d’oliva, produzione mondiale in crescita: + 16% rispetto alla campagna precedente
Con 2milioni e 961mila tonnellate, la produzione mondiale di olio d’oliva nella campagna 2017/2018 dovrebbe registrare un incremento del 16% rispetto alla stagione precedente. È quanto indicano le stime diffuse recentemente dal Consiglio oleico internazionale (COI) in occasione dell’ultimo Comitato consultivo convocato a Madrid.
Nel dettaglio, lo scenario delineato dal COI vede la Spagna, con 1 milione e 150 mila tonnellate, ancora in testa alla classifica mondiale dei produttori, seppure in calo rispetto alla scorsa annata. Stime ottimistiche per Italia e Grecia che, a dispetto della siccità, dovrebbero attestarsi sulle 300mila tonnellate, mentre il Portogallo crescerebbe quasi del 60%, raggiungendo le 110mila tonnellate.
Fuori dall’Europa, si prevedono ottimi risultati per i Paesi di recente vocazione olivicola come la Tunisia, a quota 220mila tonnellate.
La vera sorpresa, però, arriva dalla Turchia che, con 287mila tonnellate, non soltanto supererebbe un competitor forte come quello africano, ma si avvicinerebbe all’Italia e alla Grecia. Bene anche il Marocco, con 120mila tonnellate (+10%), e l’Algeria con 80mila tonnellate (+27%).
Per quanto riguarda i consumi di olio d’oliva, le previsioni del COI indicano un ammontare di 2 milioni e 929mila tonnellate, corrispondenti a un incremento del 5,3% rispetto alla scorsa annata.
I consumi italiani risulterebbero pari a 557mila tonnellate, dato che conferma il deficit produttivo del Belpaese, il cui settore olivicolo è ben lontano dal soddisfare una domanda che, tra fabbisogno interno ed estero, ammonta a 1 milione di tonnellate.
(© Osservatorio AGR)