Olio d’oliva, produzione italiana raddoppiata rispetto all’annata precedente
Annata positiva per l’olio d’oliva italiano, la cui produzione, attestandosi sulle 370mila tonnellate, segna un raddoppio rispetto alla stagione precedente. È quanto indicano le stime, aggiornate a dicembre 2017, realizzate dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) sulla base dei dati del COI, il Consiglio oleicolo internazionale.
L’Ismea sottolinea come la produzione olearia del Belpaese resti comunque inferiore rispetto all’aspettativa di “piena carica” auspicata all’inizio della fioritura, principalmente a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli.
Dopo un inverno e una primavera che già avevano ridimensionato le attese, è infatti arrivata la prolungata siccità estiva a creare problemi, in alcuni casi anche gravi. L’irrigazione, dove possibile, ha mitigato i danni da mancanza di piogge ma ha certamente innalzato i costi di produzione.
A mostrare gli incrementi produttivi più rilevanti sono le regioni del Sud, a partire dalla Sicilia, dove la raccolta delle olive è iniziata con largo anticipo rispetto alla norma ed è quasi in dirittura di arrivo.
In Puglia, prima regione italiana per produzione di olio di oliva, la raccolta sta invece seguendo un calendario normale; le attese sono di un’abbondante produzione sebbene gli incrementi appaiano disomogenei, anche per la tradizionale differenziazione dell’olivicoltura regionale. Un buon recupero si attende anche in Liguria.
A soffrire particolarmente la carenza di precipitazioni sono state soprattutto le regioni del Centro, dove i volumi produttivi resteranno con ogni probabilità al di sotto della media.
L’incremento produttivo complessivo ha avuto, sin da novembre, le prime ripercussioni sul fronte dei prezzi, con le quotazioni medie dell’extravergine italiano passate dai 5,59 euro al chilo di settembre ai 4,25 di dicembre.
(© Osservatorio AGR)