13 Gennaio
imprese & mercati politiche

Niente terrorismo sulle etichette del vino

La futura etichettatura del vino è un tema molto «caldo», con i produttori che temono conseguenze pesanti sul mercato in caso vengano imposte diciture simili a quelle usate per le sigarette.


Luca Rigotti, presidente del Gruppo di lavoro vino del Copa-Cogeca, ha dichiarato che «Gli obiettivi del piano di lotta contro il cancro sono pienamente condivisibili ma ciò non ci esime dal ravvisare una sostanziale mancanza di equilibrio nel voto favorevole espresso qualche settimana fa dalla Commissione speciale per la lotta al cancro del Parlamento europeo (Commissione BECA), poiché di fatto essa non distingue tra consumo moderato e consapevole di vino come alimento, per lo più consumato ai pasti e parte integrante tra l’altro della Dieta Mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, e invece l’abuso».


Su questo spinoso tema la commissaria europea alla salute e alla sicurezza alimentare, Stella Kyriakydes, ha rilasciato a L’Informatore Agrario una dichiarazione sostanzialmente tranquillizzante.


«Vorrei dire molto chiaramente che non stiamo proponendo di apporre sulle bottiglie di vino il tipo di etichette che si trovano sui prodotti del tabacco. Con il piano europeo per la lotta contro il cancro stiamo definendo un nuovo e moderno approccio dell’Ue alla prevenzione, al trattamento e alla cura del cancro. Il principio guida è che prevenire è sempre meglio che curare» ha affermato la commissaria.


«Nell’ambito delle nostre azioni sulla prevenzione del cancro ci siamo impegnati a esaminare come possiamo sostenere stili di vita più sani. Ciò include esaminare come possiamo ridurre il consumo nocivo di alcol. «Attualmente stiamo consultando il pubblico in generale e le parti interessate sulla via da seguire su questo problema e su quali opzioni dovremmo considerare per fornire l’elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale per tutte le bevande alcoliche, incluso il vino. Quando si tratterà di iniziative future su ulteriori informazioni sanitarie, posso assicurarvi che baseremo il nostro lavoro su dati scientifici reali, solidi e completi» ha concluso la Kyriakydes.

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