14 Gennaio
imprese & mercati

Nella legge di bilancio una speranza per la birra artigianale

La pandemia sta mettendo a rischio la birra indipendente made in Italy, una filiera innovativa che conta oltre 900 microbirrifici artigianali nel Paese e migliaia di produttori di luppolo e orzo distico.


L’allarme arriva da Cia-Agricoltori italiani e Unionbirrai che rilevano come, tra le restrizioni del canale Horeca, le chiusure confermate di ristoranti, pub e bar durante tutte le festività di Natale e il blocco di fiere, eventi, sagre con le attività legate allo street food, la birra artigianale e agricola è entrata in una crisi nera, soffrendo un crollo del fatturato del 90%.


Così quella che era una filiera dalle grandi potenzialità di sviluppo, ora corre in pericolo di non sopravvivere al Covid senza sostegni adeguati. A rischio c’è un comparto che vale il 4% del mercato nazionale, produce in media 500.000 ettolitri l’anno, di cui circa il 20% biologico, fattura oltre 250 milioni di euro e dà lavoro a 7.000 addetti.


L’Italia oggi è al quarto posto in Europa per numero di birrifici, dietro Paesi con una grande tradizione brassicola come Regno Unito, Germania e Francia.


Una speranza di ripresa per gli operatori arriva ora dalla legge di bilancio 2021, approvata a fine anno, che prevede un fondo di 10 milioni di euro a sostegno delle filiere agricole minori, tra cui quella della birra.


Ma sono necessari interventi strutturali per dare nuovo slancio al settore: a partire dalla costruzione di un codice Ateco specifico che differenzi il mondo artigianale della birra dalle grandi multinazionali. Con un codice Ateco specifico per i piccoli birrifici indipendenti si faciliterebbero future iniziative ad hoc per il comparto, separandolo dalla generica «produzione birra».


Ci sono anche altre richieste, sostengono Cia e Unionbirrai, che gioverebbero molto e che vanno nella direzione di un allentamento di obblighi fiscali e finanziari: ad esempio, ridurre l’Iva per il 2021 per la birra artigianale italiana, considerandola come prodotto della filiera agroalimentare.


E poi prevedere un credito d’imposta per gli esercenti che hanno acquistato e acquisteranno birra artigianale sfusa, così da aiutare i locali attualmente di nuovo in lockdown e rilanciare la produzione dei birrifici.

Cattolica Assicurazioni S.p.A.

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