Nasce Vintegra, piattaforma che applica la sharing economy alla filiera vitivinicola
Ottimizzare gli investimenti delle imprese del settore vitivinicolo per le loro necessità tecniche attraverso una piattaforma che realizzi un sistema specializzato e garantito di servizi integrati basato sui principi dell’economia della condivisione e dell’accesso, anziché della proprietà. È quanto prevede Vintegra, l’accordo di filiera che lo scorso 18 dicembre hanno siglato Federvini e Assoenologi.
«Vogliamo applicare i principi della sharing economy all’interno della filiera vitivinicola, mettendo a sistema la professionalità dell’enologo», spiega Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi. «Questo vuol dire avere la possibilità di portare a fattor comune competenze e tecniche per parlare al mondo con un’unica voce di eccellenza e qualità».
«L’esigenza di un coordinamento», dichiara il presidente di Federvini, Sandro Boscaini, «è sempre più urgente, partendo dalla necessità di avere una qualità reale e percepita sempre più alta ed uniforme: ogni singolo prodotto è oggi ambasciatore del “saper fare” italiano e quindi deve poter attingere da una rete di competenze tecniche, culturali e promozionali che devono diventare patrimonio comune».
In base all’accordo si partirà, nel 2018, con l’individuazione, da parte di Assoenologi e Federvini, di laboratori qualificati dotati di strutture di alto livello per collaborare al miglioramento dei prodotti e dei processi. La variazione in atto nelle condizioni climatiche e la velocità con cui cambiano gli stili di vita e gli approcci al consumo, oltre che la sempre maggiore importanza che acquisiscono i nuovi mercati, rendono necessario e urgente il contributo della ricerca e la conseguente implementazione sia in vigneto sia in cantina che nella comunicazione nei mercati.
(© Osservatorio AGR)