4 Maggio
imprese & mercati

Lotta allo spreco alimentare: siglato protocollo tra Banco Alimentare e Ordine tecnologi alimentari

Promuovere azioni di recupero e distribuzione delle eccedenze lungo tutta la filiera agroalimentare. È quanto prevede il protocollo d’intesa recentemente siglato a Roma tra l’Ordine nazionale dei tecnologi alimentari (OTAN) e la Fondazione Banco Alimentare Onlus (FBAO). L’intesa è stata sottoscritta alla presenza dell’onorevole Maria Chiara Gadda, firmataria della legge 166/16 contro gli sprechi alimentari e farmaceutici, a margine del convegno Evitare lo spreco alimentare e favorire l’economia: proposte e buone pratiche a confronto.

 

Milioni di tonnellate di cibo ancora commestibile – si legge nel protocollo – vengono sprecate, distrutte o destinate a utilizzi diversi dall’alimentazione umana poiché escluse dal circuito commerciale: per questo tra gli obiettivi di OTAN e FBAO rientra anche il coinvolgimento delle istituzioni e delle altre organizzazioni del Terzo settore nel migliorare qualitativamente il sostegno alimentare alle persone indigenti.

 

«Nonostante ce ne sia in abbondanza, non tutti oggi possono procurarsi il cibo», ha sottolineato Marco Lucchini, Segretario generale del Banco Alimentare. «L’obiettivo prefissato dalla Legge Gadda prevede il recupero di 100mila tonnellate di beni entro il 2025. La sottoscrizione di questo protocollo è un risultato molto importante per Banco Alimentare; le competenze del tecnologo alimentare sono alla base dei processi di trasformazione e conservazione dei beni alimentari, quindi della loro shelf life. Essere al loro fianco migliorerà le nostre conoscenze e sono certo favorirà anche innovazione nei processi, sia a valle che a monte, contribuendo a prevenire inutili sprechi e favorire un maggior recupero di alimenti».

 

«Per contrastare lo spreco occorre coinvolgere l’intera filiera alimentare»,  spiega la Presidente del Consiglio Nazionale dei Tecnologi Alimentari Italiani, Carla Brienza. «L’impegno dei Tecnologi Alimentari Italiani per ridurre gli sprechi  “dal campo alla tavola” è attivo in ogni settore: produzione, distribuzione, ristorazione, educazione dei consumatori. Oggi abbiamo a disposizione le soluzioni tecnologiche e le professionalità per abbattere lo spreco nell’ambito industriale e nella ristorazione collettiva. Il confronto tra le parti consente di farlo con sempre maggiore efficacia».

 

Diverse le soluzioni di sostenibilità applicate alla food chain che sono state presentate nel corso del convegno. Tra queste, il software Ristorazione 4.0, in grado di definire quantitativamente lo scarto prodotto nella ristorazione collettiva appaltata dalle mense scolastiche e ospedaliere a quelle aziendali. Il tecnologo alimentare Nicola Condelli ha invece illustrato il brevetto “Blow”, che consente di prolungare la vita dei prodotti ortofrutticoli, intervenendo sugli imballaggi. Infine, la dirigente del servizio organizzazioni di mercato e sinergie di filiera della Regione Emilia Romagna, Roberta Chiarini, ha parlato della piattaforma informatica che permette l’incontro tra domanda e offerta dei prodotti alimentari con vita breve.

 

(© Osservatorio AGR)

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