L’Italia firma la “Dichiarazione europea sulla soia e i legumi”
L’Italia ha firmato, a margine del Consiglio agricolo UE dello scorso 17 luglio, la “Dichiarazione europea sulla soia e i legumi”, finalizzata a promuovere una maggiore produzione di colture leguminose per alimenti e mangimi, contribuendo allo sviluppo di sistemi agricoli più sostenibili e resilienti in Europa.
Lo ha annunciato in una nota il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ricordando che gli obiettivi della dichiarazione – proposta da Germania e Ungheria – sono in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (goal 2 e goal 15) e la Strategia di sviluppo sostenibile di cui l’Unione europea si è dotata a partire dal 2001.
L’Europa, prosegue la nota, ha una forte dipendenza dalle importazioni di soia dai Paesi terzi, che rende l’agricoltura del Vecchio Continente vulnerabile alle condizioni esterne. Inoltre, la maggior parte della soia importata è prodotta con sementi geneticamente modificate.
Allo stato attuale, solamente il 3-4% della superficie a seminativi negli Stati comunitari è utilizzato per le colture leguminose.
L’incremento della produzione europea di legumi contribuirà a una maggiore diversificazione con un beneficio per le altre colture, in particolare per i cereali.
I Paesi firmatari della dichiarazione si impegnano a orientare maggiormente i consumatori verso alimenti e mangimi privi di OGM, a sviluppare mercati per la soia e per i prodotti a base di soia non OGM coltivati in modo sostenibile, a promuovere sistemi di etichettatura trasparenti, basati su standard di produzione certificati come “Europe Soya”.
(© Osservatorio AGR)