Liquidità più veloce con la cambiale agraria Ismea
Istruttorie complesse e lungaggini burocratiche stanno spesso rendendo lenti, e quindi poco efficaci, gli interventi varati dal Governo per contenere i danni economici causati dall’epidemia di Covid-19. Una eccezione sembra essere rappresentata dal «rilancio» della cambiale agraria messo in campo da Ismea.
L’Istituto ha stanziato 30 milioni di euro a sostegno delle aziende agricole e della pesca, in particolare di quelle colpite dalla crisi per l’elevata deperibilità delle produzioni e per il fermo Horeca (hotel, ristoranti, bar e catering) e di altri canali commerciali.
I fondi serviranno a erogare mutui quinquennali di importo fino a un massimo di 30.000 euro a tasso zero, con 2 anni di preammortamento (il rimborso avverrà quindi a partire dal terzo anno).
L’intervento − spiega l’Ismea − si distingue da altri strumenti finanziari per la semplicità della procedura e per le tempistiche estremamente ridotte che consentono di poter erogare gli aiuti al massimo entro una settimana dalla richiesta. Una caratteristica dimostrata dal fatto che lo scorso 18 maggio, solo 10 giorni dopo l’avvio dell’iniziativa, sono state già firmate le prime cambiali agrarie per due aziende, una di Ravenna e una di Lecce.
Il meccanismo prevede che ciascuna azienda, purché iscritta al Registro delle imprese con la qualifica di «impresa agricola», potrà ottenere fino a un massimo di 30.000 euro e comunque non oltre il 50% del suo fatturato risultante dall’ultima dichiarazione fiscale (basta la dichiarazione Iva).
La domanda deve presentare la domanda, esclusivamente in forma telematica, mediante il portale dedicato (https://strumenti.ismea.it/).
Alla domanda devono essere allegate l’ultima dichiarazione fiscale, la visura Centrale rischi Banca d’Italia (o anche di altra società privata di gestione di sistemi di informazione creditizia), successiva al 31 dicembre 2019, e copia del documento d’identità del soggetto richiedente.
Non sono previsti costi per l’istruttoria, né per la stipula del contratto e la gestione del finanziamento, con le imprese beneficiarie che dovranno solo sostenere gli oneri fiscali connessi all’operazione.