L’eccedenza di carne bovina europea destinata a un programma di aiuti umanitari
Un programma di aiuti umanitari che preveda la distribuzione di prodotti a base di carne bovina ai Paesi che devono far fronte ai flussi di rifugiati. È la proposta formulata dai ministri dell’Agricoltura francese, tedesco e polacco per attenuare i problemi legati alle eccedenze di carne bovina nell’Unione europea. L’eccesso di offerta nel settore, con conseguente discesa dei prezzi, è dovuto a due cause: la stagnazione della domanda e l’aumento delle macellazioni. La caduta dei prezzi del latte e le misure finanziate dalla Commissione per ridurne la produzione hanno infatti generato un aumento del numero di vacche da latte abbattute, che nel 2016 saranno un milione in più rispetto all’anno precedente. Il ritiro di carne bovina offrirebbe un duplice vantaggio: da un lato permetterebbe di aiutare le zone in stato di guerra o in grande difficoltà per l’afflusso di migranti, dall’altro risolleverebbe i prezzi, aumentando il reddito dei produttori.
L’economista agrario francese Jean-Christophe Bureau stima che ritirare tra il 3 e il 5% della carne bovina presente sui mercati europei farebbe aumentare i prezzi del 5%.
(© Osservatorio AGR)