Le Filippine aprono alle carni suine e ai salumi italiani
Il mercato filippino si apre alle carni suine, agli alimenti a base di carne suina (stagionati e cotti) e agli involucri naturali prodotti dall’Italia. La decisione è frutto di un negoziato condotto dal Ministero della Salute, a partire dal 2015, e giunge dopo una missione delle autorità sanitarie di Manila, volta a verificare i sistemi produttivi e gli standard qualitativi garantiti dal comparto italiano.
La possibilità di esportare salumi e carni di maiale nell’arcipelago del Pacifico è stata ufficializzata dal Ministero della salute attraverso l’invio, alle Associazioni di produttori interessate, di una comunicazione che illustra gli estremi dell’accordo con la controparte asiatica.
«Non possiamo che accogliere positivamente la decisione delle autorità filippine di aprire all’export dei nostri prodotti», ha dichiarato il presidente dell’Associazione industriali delle carni e dei salumi (ASSICA) Nicola Levoni, «siamo convinti che il mercato filippino abbia buoni potenziali di crescita e che, in generale, l’export sia una voce importante per le nostre produzioni. Il lavoro per concretizzare queste opportunità commerciali inizia adesso; ma è una sfida che siamo ansiosi di cogliere».
Con circa 100 milioni di abitanti, le Filippine si caratterizzano, dal punto di vista economico, per gli alti tassi di crescita, secondi – nell’area asiatica – solo a quelli cinesi, nonché per l’elevata propensione al consumo, cosa che rende il cibo italiano particolarmente popolare e ricercato.
(© Osservatorio AGR)