Le emissioni di gas metano sono più alte del previsto soprattutto a causa dell’agricoltura
Le emissioni di gas metano, corresponsabili del riscaldamento globale e dei mutamenti climatici, sono significativamente più elevate di quanto sinora stimato. Lo sostiene uno studio scientifico statunitense, recentemente pubblicato sulla rivista Carbon Balance and Management, secondo cui il valore complessivo delle emissioni di tale gas risulterebbe superiore dell’11% rispetto alle rilevazioni dell’agenzia ONU sul cambiamento climatico. L’incremento sarebbe imputabile soprattutto al settore agricolo.
In agricoltura il gas metano è prodotto dalla digestione dei bovini e dalla fermentazione dei concimi. Secondo la ricerca, curata dal Joint Global Research Institute (JGRI), le stime del Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico dell’Onu (IPCC), risalenti al 2006, devono essere aggiornate perché i bovini nel frattempo sono diventati più numerosi, di dimensioni più grandi (attraverso la selezione delle razze) e maggiormente nutriti.
«Le emissioni di gas metano derivanti dagli allevamenti», ha precisato Hassem Asrar, direttore del JGRI del Maryland, «sono cresciute fortemente soprattutto in Asia, America Latina e Africa. Al contrario, gli aumenti risultano meno importanti negli Stati Uniti e in Canada, mentre un leggero calo è stato registrato nell’Europa occidentale».
Secondo gas a effetto serra dopo la CO2, il metano resiste meno nell’atmosfera rispetto all’anidride carbonica; tuttavia, nel periodo in cui è attivo, è in grado di produrre un riscaldamento 25 volte superiore a quello generato dal biossido di carbonio. Si tratta, quindi, di un fattore particolarmente pericoloso per l’equilibrio climatico globale.
(© Osservatorio AGR)