30 Gennaio
imprese & mercati

Le abitudini alimentari degli italiani nell’ultimo Rapporto Eurispes

Tre italiani su quattro (74,1%) nell’acquisto di prodotti alimentari privilegiano il Made in Italy. Ancora maggiore la percentuale di chi si orienta verso prodotti di stagione, pari all’80,4% degli intervistati. Sono questi alcuni dati contenuti nel Rapporto Italia 2017, elaborato dall’Istituto Eurispes e presentato a Roma il 26 gennaio scorso.

 

Nel fotografare le abitudini alimentari del Belpaese, il rapporto evidenzia come il 75,4% dei consumatori controlli l’etichettatura del cibo e la provenienza degli alimenti. Si orienta verso prodotti certificati a marchi Dop, Igp e Doc il 51% degli acquirenti, mentre il 59,3% predilige i prodotti strettamente locali, quelli “a chilometro zero”, originari delle campagne vicine ai luoghi in cui si vive.

 

Esclusi dal 66,9% degli italiani i prodotti del tutto sconosciuti, di marche mai sperimentate.

 

I piccoli negozi etnici non vengono scelti dal 62% dei consumatori; solo il 13% mangia abitualmente piatti a base di ingredienti esotici. Il 55,9% si orienta verso il consumo di prodotti senza olio di palma.

 

Ad acquistare spesso alimenti biologici è il 39,4% del campione, in prevalenza giovani tra i 18 e i 24 anni. Il 7,6% degli intervistati segue una dieta vegetariana o vegana. In particolare, il 4,6% si dichiara vegetariano (-2,5% rispetto all’anno precedente), mentre i vegani passano dall’1 al 3%. Fra coloro che non mangiano carne, i giovani fra i 18 e i 24 anni sono più vegani che vegetariani, situazione che si capovolge invece nella fascia d’età 35-44 anni.

 

Analizzando le abitudini alimentari in base alle aree geografiche, si scopre che se i più grandi appassionati del Made in Italy sono i residenti nelle isole (92,9%), la quota più bassa è nel Nord-Ovest d’Italia (64,8). Le due aree mantengono le stesse posizioni in classifica per l’attenzione ai prodotti di stagione, mentre nelle Isole si primeggia anche per il controllo delle etichette, la provenienza dei prodotti e l’evitare marche sconosciute. Il biologico invece è preferito più nelle regioni di Nord-Ovest che al Sud.

 

(© Osservatorio AGR)

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