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Indicazione in etichetta dell’origine di riso e grano della pasta: obbligo in vigore da metà febbraio
Sono stati pubblicati, sulla Gazzetta Ufficiale, i due decreti interministeriali che introducono l’obbligo di indicazione in etichetta dell’origine del riso e del grano utilizzato per la pasta, firmati lo scorso luglio dai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, e dello sviluppo economico, Carlo Calenda.
Diventano così efficaci i provvedimenti che introducono la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura, nel solco della norma già in vigore per i prodotti lattiero-caseari. I decreti prevedono una fase di 180 giorni per l’adeguamento delle aziende al nuovo sistema e lo smaltimento delle etichette e confezioni già prodotte. L’obbligo definitivo scatterà, quindi, il 16 febbraio 2018 per il riso e il 17 febbraio per la pasta.
Le disposizioni, applicate in via sperimentale fino al 31 dicembre 2020, non riguardano i prodotti legalmente fabbricati o commercializzati in uno Stato membro dell’Unione europea diverso dall’Italia o in un Paese terzo.
«Da metà febbraio», ha dichiarato il Ministro Martina, «avremo finalmente etichette più trasparenti sull’origine di riso e grano per la pasta. È una scelta decisa compiuta insieme al Ministro Calenda, che anticipa la piena attuazione del Regolamento europeo 1169 del 2011. Il nostro obiettivo è dare massima trasparenza delle informazioni al consumatore, rafforzando così la tutela dei produttori e dei rapporti di due filiere fondamentali per l’agroalimentare Made in Italy. Non rinunceremo a spingere ancora in Europa perché questi provvedimenti vengano presi per tutta l’UE».
(© Osservatorio AGR)