Importazioni di prodotti biologici: in vigore il sistema di certificazione elettronica dell’UE
È entrato in vigore lo scorso 19 aprile il nuovo sistema di certificazione elettronica dei prodotti biologici importati nell’Unione europea. L’utilizzo dei certificati elettronici mira rafforzare le disposizioni sulla sicurezza alimentare e a ridurre il rischio di frode. Tra gli obiettivi, anche la riduzione dell’onere amministrativo degli operatori e delle autorità, nonché la disponibilità di dati statistici più completi sui prodotti biologici d’importazione.
Per un periodo transitorio di sei mesi, il nuovo sistema coesisterà con l’attuale certificazione cartacea. Dal 19 ottobre 2017, le importazioni comunitarie di prodotti biologici saranno coperte esclusivamente dal certificato elettronico.
La certificazione elettronica si basa sull’utilizzo di TRACES (Trade Control and Expert System), il sistema esperto per il controllo degli scambi, che segue i movimenti dei prodotti alimentari nell’Unione europea. Accessibile in qualsiasi momento, TRACES si è dimostrato in grado di agevolare gli scambi, permettendo ai partner commerciali e alle autorità competenti di ottenere facilmente informazioni sul movimento delle partite e accelerando le procedure amministrative. Si è quindi rivelato uno strumento prezioso nel facilitare la reazione rapida alle minacce sanitarie, nella misura in cui tiene traccia dei movimenti delle spedizioni e agevola la gestione del rischio delle partite rifiutate.
«L’impegno sul rigore delle misure di certificazione e d’ispezione», ha dichiarato il Commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan, «è una componente importante delle norme comunitarie sulla sicurezza alimentare, grazie alle quali siamo diventati la migliore insegna dei prodotti alimentari nel mondo; ma dobbiamo continuare ad andare avanti per scoprire strade sempre nuove, per fare di più e meglio. Con le nuove regole migliora la tracciabilità dei prodotti biologici, un mercato importante in piena crescita».
(© Osservatorio AGR)