14 Dicembre
politiche

Glifosato: nel 2018 cambieranno le norme comunitarie sui pesticidi

Dopo aver formalmente rinnovato la licenza dell’erbicida glifosato per cinque anni, la Commissione europea annuncia misure per rendere più trasparente, in futuro, il processo di autorizzazione, limitazione o divieto dell’uso dei pesticidi a livello comunitario.

 

Nella riunione dello scorso 12 dicembre, il collegio dei Commissari ha anche adottato una comunicazione in risposta all’iniziativa dei cittadini europei (ICE) “Vietare il glifosato e proteggere le persone e l’ambiente dai pesticidi tossici”, che formulava tre richieste:

  • vietare gli erbicidi a base di glifosato, una sostanza messa in relazione con il cancro negli esseri umani e con il degrado degli ecosistemi;
  • garantire che la valutazione scientifica dei pesticidi per l’approvazione regolamentare dell’UE si basi unicamente su studi pubblicati, che siano commissionati dalle autorità pubbliche competenti anziché l’industria dei pesticidi;
  • fissare obiettivi di riduzione obbligatori per l’uso dei pesticidi a livello comunitario, in vista di un futuro senza pesticidi.

 

Nella comunicazione, in cui la Commissione «ha tenuto conto» dell’iniziativa dei cittadini, l’Esecutivo fornisce una spiegazione dettagliata delle norme UE sui pesticidi e annuncia, entro la primavera del 2018, una proposta legislativa finalizzata ad aumentare la trasparenza e la qualità degli studi utilizzati nella valutazione scientifica delle sostanze.

 

Nel documento, si riafferma il principio secondo cui l’onere finanziario della prova sulla sicurezza dei prodotti spetta a chi fa domanda per commercializzarli in Europa, nella fattispecie l’industria dei pesticidi. Tuttavia, la Commissione si è impegnata a esaminare, nei prossimi mesi, la possibilità di prevedere il finanziamento di studi ad hoc da parte delle agenzie europee, qualora sussistano seri dubbi sulle sostanze ampiamente utilizzate.

In tali casi, potrebbe essere previsto anche un coinvolgimento delle autorità nazionali pubbliche e un auditing rafforzato degli stessi studi.

 

Riguardo le nuove regole sulla procedura di autorizzazione dei pesticidi, il commissario UE alla salute, Vytenis Andriukaitis, ha ribadito l’impegno, da parte delle Commissione europea, a rafforzare tanto il finanziamento dell’Agenzia per la sicurezza alimentare (Efsa) quanto l’audit nei laboratori in cui sono condotti gli studi.

 

«Dobbiamo dare la possibilità all’Efsa di condurre studi in casi specifici e se necessario, ma oggi l’Efsa ha un budget molto limitato, di soli 80 milioni di euro l’anno rispetto, per esempio, ai 5 miliardi di dollari della Food and Drug Administration americana».

 

La proposta di modifica all’attuale legislazione, ha precisato il commissario, sarà preceduta da una consultazione pubblica, in modo discutere le migliori opzioni possibili.

 

(© Osservatorio AGR)

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