28 Marzo
imprese & mercati

Gli albergatori italiani a sostegno del Pecorino dop

Lo scorso 26 marzo è stato siglato a Roma, alla presenza del ministro delle politiche agricole, Gian Marco Centinaio, un protocollo di intesa tra Alleanza Cooperative Agroalimentari e Associazione Italiana Confindustria Alberghi per promuovere l’acquisto di forme di Pecorino Romano dop dalle cooperative agroalimentari dell’Alleanza.

La cooperazione agroalimentare produce una quota pari al 60% della produzione di questo formaggio con 20 cooperative associate per un fatturato complessivo che supera i 150 milioni di euro.

Attraverso la stipula del protocollo, l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi si impegna a promuovere, nelle migliaia di strutture e compagnie alberghiere aderenti, l’acquisto di Pecorino Romano dop da cooperative di allevatori dell’Alleanza, anche attraverso la realizzazione presso le proprie associate di menù, degustazioni o eventi in cui venga valorizzato il Pecorino.

«L’intesa rappresenta uno dei passi in avanti per la promozione del Pecorino Romano dop su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo – ha sottolineato il ministro – è quello di tutelare i pastori in questo momento di difficoltà, e uscire al più presto fuori dalla crisi. Esaltare l’eccellenza italiana attraverso una sinergia tra filiera e settore alberghiero è un’opportunità in più per valorizzare e salvaguardare il made in Italy».

Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari, ha sottolineato come l’accordo «vuole essere una risposta concreta alla situazione di difficoltà della filiera ovicaprina, causata da una congiuntura di mercato che ha provocato com’è noto il crollo dei prezzi e la conseguente remunerazione del latte al di sotto dei costi di produzione».

Dal canto suo, Giorgio Palmucci, presidente dell’associazione degli albergatori, spiega: «Abbiamo sposato questa iniziativa perché il turista internazionale sempre più spesso motiva il suo viaggio alla ricerca di esperienze legate anche ai prodotti tipici e una volta conosciuto il Pecorino Romano dop difficilmente, tornando a casa, si farà ingannare dall’italian sounding».

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