Generi alimentari: in Italia sono più cari della media UE
In Italia i prezzi dei generi alimentari sono più alti della media europea, mentre gli alcolici e soprattutto i tabacchi risultano più economici. È quanto emerge da uno studio comparativo dell’Eurostat (l’Ufficio statistico dell’Unione europea), basato su un paniere di 440 prodotti, comprendente alimenti, bevande e tabacchi. Fissata a 100 la media dei prezzi dell’intera Unione, il Belpaese per gli alimenti principali risulta a quota 111, dunque con uno scarto dell’11%. Ma il divario diventa più marcato, di 21 punti, per il gruppo “latte, formaggi e uova”.
I prezzi medi per pane e cereali sono di 18 punti superiori alla media UE, mentre il Regno Unito è a 96 e la Germania a 101. Lo scarto con l’Unione europea si riduce per il pesce, che nella Penisola costa lievemente meno rispetto al resto del cibo (108) ma comunque più del Regno Unito (105).
La carne in Italia costa il 12% in più della media europea, come nel Regno Unito e meno che in Francia e Germania, ma soprattutto molto meno che in Svizzera (252). Il Paese dove la carne costa meno è l’Albania (52).
Leggermente al di sotto della media europea i prezzi italiani di oli e grassi (97), mentre frutta e verdura sono a quota 105. Al top dei prezzi per frutta e verdura, in UE c’è la Svezia (136), mentre fuori dai confini comunitari la Svizzera supera tutti segnando quota 167.
Dallo studio Eurostat risulta che in ambito comunitario i prezzi più alti per il cibo e le bevande si pagano in Danimarca (145) e i più bassi in Polonia (63%). Al di fuori dell’Unione, la Svizzera presenta i prezzi più alti sia per il cibo e le bevande (172) che per i soli alimenti (178).
Per quanto riguarda invece il tabacco, i prezzi più elevati si registrano nel Regno Unito (219) e i più bassi in Bulgaria (50). In Italia fumare costa l’8% in meno della media UE, mentre il prezzo delle bevande alcoliche è di poco inferiore alla media comunitaria (99).
(© Osservatorio AGR)